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REGGIA DI CASERTA E BELVEDERE DI SAN LEUCIO: PRIMO ATTO PER UNA GESTIONE UNITARIA

di Beatrice Crisci

È il momento che la gestione del patrimonio Unesco casertano, vale a dire la Reggia, il Belvedere di San Leucio e l’Acquedotto Carolino, abbia una visione unitaria. E per fare questo c’era bisogno di un primo atto di intesa tra chi gestisce per conto del Demanio il Palazzo reale, vale a dire il suo direttore Mauro Felicori, e chi ha nel patrimonio della sua città l’edificio leuciano, cioè il sindaco Carlo Marino.

Quindi, la novità della conferenza stampa congiunta tenutasi al Municipio stava proprio nell’unità di intenti, ben al di là di quelli che possono essere i rapporti di buon vicinato tra istituzioni confinanti.

Che poi all’incontro con la stampa ci fossero anche il soprintendente Salvatore Buonomo e il presidente della Provincia Angelo Di Costanzo, oltre a esponenti del mondo imprenditoriale e delle associazioni di categoria, ha dato ulteriore forza all’evento.

“Il Comune di Caserta e la Reggia – ha sostenuto Carlo Marino – hanno oggi un obiettivo comune, che è la valorizzazione del patrimonio storico-artistico. Ovviamente tale impegno deve trasformarsi in fabbrica di economia della città. Si inizia un percorso di idee e di proposte con progetti comuni. Si parte dal collegamento materiale tra la Reggia e il Belvedere, un collegamento che diventerà anche culturale. E poi si proseguirà con una programmazione di ben più ampio respiro”.

Pronto Mauro Felicori a fare sistema: “Non si può fare il direttore della Reggia isolatamente dalla città. Abbiamo molte cose da fare insieme, a partire da un’idea comune di territorio, dove il Palazzo reale svolga il suo ruolo di motore”.

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