Giuseppe Povia, noto cantautore italiano, vincitore del Festival di Sanremo 2006 con la canzone “Vorrei Avere il Becco“, e autore di canzoni impegnate e di tematiche importanti come “Luca era Gay“ sull’omosessualita’ e “La verita‘” dedicata alla Englaro, sull’ eutanasia, artista controcorrente e alquanto controverso, concede una lunga intervista per Linkabile, si confessa a cuore aperto su varie tematiche attuali della nostra societa’, contenute nel suo ultimo lavoro discografico “Nuovo Contrordine Mondiale”, in cui si parla di Finanza ed Economia Globale, Comunita’ Europea, fino ad arrivare alla “terminologia dei bimbominchia”
Linkabile: Giuseppe, la domanda sorge spontanea, chi te lo ha fatto fare?
Povia: “Io sono sempre stato un cantautore che osserva la realta’, mi e’ sempre piaciuto il sociale, nel 2003 scrissi una canzone che si chiama “Mia Sorella”, con la quale vinsi il Premio “Recanati”, che ad oggi si chiama premio “Musicultura”e la canzone parla appunto degli studi alimentari e di questo amore che prova un fratello verso la sorella, con la quale litighi, ti fai i dispetti ma e’ sempre tua sorella, quindi gia’ mi piaceva il sociale, mi avvicinavo al mondo dei bambini, mi e’ sempre piaciuta la Politica anche se l’ho vista sempre come una farsa in cerca di consenso, con tante persone dalle grandi parole ma con pochi fatti”.
Linkabile: Un particolare interessante riguarda le tue origini. Sei Milanese, ma hai un ardente bisogno di valorizzare la cultura e il patrimonio del Sud. Da come e quando nasce questa passione, visto che hai scritto una bellissima canzone “Al Sud”, contenuta nel tuo ultimo lavoro discografico “Nuovo Contrordine Mondiale“, in cui dai lustro al Meridione?
Povia: “E’ una cosa che e’ nata casualmente, queste tematiche devono appassionarti altrimenti e’ inutile affrontarle. Io ho seguito molto la finanza internazionale; e’ in corso un processo di Eurodistruzione, cioe’ la cessione di sovranita’ dell’Italia nei confronti di questa moneta che e’ un programma; lo stato italiano non puo’ metterla a piacimento, ma la deve comprare dai mercati, ed e’ vincolata ad altri stati. Inoltre e’ in atto la deindustrializzazione, il Nord Europa preleva dal Sud Europa, delocalizza le aziende, viene spostato tutto al Nord e noi ci ritroviamo con migliaia di aziende chiuse, centinaia di partite Iva che chiudono al giorno, disoccupazione a due cifre, distruzione di sovranita’ anche agricola, oltre che politiche monetarie sbagliate. In conclusione, fai un passo indietro e ti rendi conto che l’ Unita d’Italia e’ stata la stessa cosa dell’ Unita Monetaria Europea; in pratica era sempre il Nord, attraverso centinaia di persone che comandavano come il Piemonte, le varie lobby dell’epoca, le grandi massonerie inglesi e francesi, ad attuare strategie per saccheggiare e depotenziare il Sud. Prima dell’Unita d’Italia, c’era un Sud, ricchissimo, pieno di aziende, pieno di industrie come Pietrarsa, Castellammare, Napoli; erano presenti la prima ferrovia, la prima cattedra in Economia, e’ stato inventato quasi tutto al Sud, poi c’e stata l’ Unita’ d’Italia che ha deindustrializzato e delocalizzato tutte le cose che c’erano al Sud”.
Linkabile: Seguendo il tuo percorso musicale, provieni dalla scuola milanese di Gaber, Jannacci. A grandi linee pensi di poterli rappresentare, attraverso le tue canzoni, e trasmetterle al pubblico, in questo caso del meridione?
Povia: “Per me la gente e’ uguale dappertutto, ho fatto il cameriere per 20 anni e vedere che durante un concerto, le persone si possono distrarre, possono andarsene, vuol dire che qualcosa non va nella mia comunicazione. Io cerco sempre di dialogare con la gente, altrimenti se crei una distanza, la musica non ha piu’ valore”.
Linkabile: Assistendo al tuo concerto, si puo’ affermare con assoluta certezza che sei un one-man show, un vero animale da palcoscenico e crei empatia con il pubblico. E’ dovuto alle tue esperienze personali, professionali, artistiche oppure e’ una tua dote innata?
Povia: “Io sono abbastanza timido come persona, ma la cosa piu’ importante e comunicare le cose normali, perche’ oggi non si dicono piu’. Quando ad esempio dico, che non sono d’accordo sul fatto che una donna presti per 9 mesi il suo utero, per il desiderio di due ricchi occidentali, mi pongo una domanda: ma le femministe dove sono finite? La maggioranza silenziosa, e’ la migliore alleata del potere. Con il loro silenzio, permettono a quel piccolo male, di diventare sempre piu’ grande”.
Linkabile: Nel tuo ultimo album, parli delle terminologie dei “Bimbominchia”, che vanno da un’ eta compresa tra i 16 ai 50 anni, e di cui sono presenti molto sui social, per attaccare artisti, come te a prescindere da quello che fai. Cosa ne pensi?
Povia: “Ovviamente dico sempre le cose che non mi vanno, e le racconto attraverso le mie canzoni. Se dici prima gli italiani, ti seccano con la parola demagogia o populismo; se dici prima gli stranieri, sono contenti perche’ e’ un idea comunista quella di accogliere tutti, insomma qualunque cosa tu dici c’e una parola di riferimento dove puntualmente ti stangano. Io sono tranquillo, poiche’ anche quando saro’ morto, qualcosa dovra’ pur accadere”.
Linkabile: Ti fa piacere essere considerato dagli addetti ai lavori, un perdente di successo?
Povia: “Quando faccio qualche apparizione televisiva, dietro le quinte, le persone che lavorano nel mondo della televisione, mi danno pienamente ragione su quello che racconto. Ti accorgi purtroppo, che c’e la presenza di un’ elite di persone che mira ad attuare attraverso il mezzo televisivo, una dittatura culturale, molto peggiore della dittatura finanziaria, poiche’ ti dice dove devi spostare la comunicazione. In Tv ci vado anche, ritornerei sicuramente in auge, nell’eldorado televisivo, se mi mettessi a scrivere contenuti, ritenuti adeguati dalle lobby discografiche di turno”.