di Tullio Morello
Caro Pipita,
ti ringrazio perché mi hai fatto divertire.
Comprendo anche profondamente il tuo disagio, o la tua frustrazione, di esserti trovato a giocare per una società il cui presidente sotto sotto non ci teneva proprio a vincere, e hai deciso di cambiare.
La tua scelta è solo tua ed è legittima. Di opzioni penso che ne hai avute.
Alla fine hai scelto di andare a giocare per quelli che tu e tuo fratello avete sempre detto che non vincevano correttamente. Quelli che comandano.
Da qualche ora non sento altro che sfottò che riguardano il futuro dei tuoi legamenti, della tua tibia, del tuo perone, mi viene da sorridere se penso a quello che successe ad esempio a Quagliarella, in questo sai a Napoli si dice che gli occhi sò peggio delle scoppiettate.
De Laurentiis ti ha chiamato traditore, idem molti tifosi, io non vorrei definirti così anche per non fare il gioco di chi in fin dei conti da questa cessione ci guadagna 94 milioni e trova in te il facile capro espiatorio.
Io ti ricorderò come uno dei tanti che di Napoli e dei napoletani non hanno capito nulla.
Ora te ne vai e sarà mortificante per la tua persona ascoltare le tue interviste quando, come sempre, la Juve vincerà con un aiuto arbitrale e tu dirai di no.
Sarà mortificante proprio come è capitato al signor Allegri, basta rivedere le interviste di quando allenava il Milan.
Ma la mortificazione maggiore sarà per tutti quei tifosi juventini che fino a una settimana ti definivano pagliaccio, scarso, antipatico per i quali diventerai immediatamente mostruoso leggendario da favola.
Ecco in questo io mi sento molto diverso da loro.
Non potrei mai esultare per una prodezza di Buffon, di Chiellini o di Bonucci anche se vestissero la maglia del Napoli dopo aver ascoltato tante brutte dichiarazioni e dopo aver visto le loro mille scorrettezze in campo.
La maglia non è solo un indumento colorato, ma è molto di più.
Per gli juventini è il momento di esultare una volta di più, perché indubbiamente hanno levato alla Roma e al Napoli i due giocatori più forti.
Però ricordo una regola di ogni sport che sancisce che il nemico si sconfigge ma non si umilia e la Juve ha fatto proprio questo per cui essendo il tempo galantuomo vedremo se ha fatto bene.
Ai napoletani resta da mettere in mora il Presidente, 94 milioni più 30 della champions essendosi levato gli onerosi ingaggi di Zuniga (3 mln) e di Higuain (4,5 mln) sono davvero tanti soldi, da spendere tutti e bene. Chi vivrà vedrà ma penso che errori la piazza non ne accetterà più.
Gonzalo chiudo ovviamente augurandoti con quella maglia tutte le disgrazie sportive possibili, anche se una vita lunga e felice per acquisire con il tempo la maturità per capire che hai sbagliato.