Si aprono ufficialmente oggi a Rio de Janeiro i giochi olimpici. Anche a questa trentunesima edizione dell’era moderna il Circolo Nautico Posillipo c’è. Una presenza significativa in termini di marcata connotazione rossoverde della sua delegazione, espressione come sempre della natura polisportiva del club del presidente Caiazzo.
L’atleta partecipante è Valentino Gallo, mancino capitano della squadra di pallanuoto rossoverde, approdato appena diciottenne dall’Ortigia, scuola Cufino, al Circolo che gli ha consentito di esprimere tutto il suo enorme talento, consacrandosi ai massimi livelli. Vanta due partecipazioni al torneo olimpico dove ha vinto una medaglia d’argento.
La squadra dei tecnici annovera due figure di primissimo piano, Sandro Cuomo e Giuseppe Buonfiglio. Cuomo oggi è a Rio in veste di CT della squadra azzurra di spada; da atleta in passato ha preso parte a quattro olimpiadi, vincendo una medaglia d’oro ed una di bronzo. È socio benemerito del Circolo. Buonfiglio, a sua volta, è responsabile tecnico canoa kayak, disciplina nella quale l’Italia è presente con il K2 e K4 sui 1000 mt. Ha vinto vari titoli italiani e ha partecipato ai mondiali fino a quando un infortunio lo ha bloccato. Responsabile tecnico della Federazione dal 2005 con le giovanili e dal 2013 con gli assoluti. Sarà a Rio il prossimo lunedì.
Un altro posillipino doc, Michele Trapani, viaggerà lunedì alla volta di Rio con lo staff tecnico-sanitario della spedizione azzurra della canoa in qualità di fisioterapista. Trapani, oggi dirigente della sezione canoa come consigliere del Circolo, da atleta ha partecipato in passato alle universiadi e ai campionati del mondo giovanili.
La rappresentanza posillipina si completerà alle Paralimpiadi in programma dal 7 al 18 settembre sempre a Rio de Janeiro con la partecipazione di Neil MacLeod in qualità di project manager del paratriathlon. La sua convocazione da parte del Comitato Paralimpico giunge a coronamento del particolare impegno cheMacLeod, delegato alla sezione triathlon rossoverde, da anni profonde per il paratriathlon, di cui è stato il primo promotore in Italia, e che consente oggi al Circolo di entrare nella storia della Paralimpiadi.