Negli anni ottanta l’area Vesuviana visse un momento di elevata prosperita’ ….potendo fruire di una straordinaria risorsa operativa ( il mondo della confezione di capi di abbigliamento ) .
Intorno a quel sistema economico e manifatturiero ruotarono soldi e lavoro per migliaia di famiglie .
Oltre ai confezionisti veri e propri ( ognuno dei quali aveva , in media , dai 5 ai sette dipendenti interni ) , c’era infatti chi viveva di fason ( i cosiddetti ” fasonisti ” erano coloro che cucivano , in esterna , i modelli disegnati , predisposti e pre-sagomati dai confezionisti ) …;
c’erano i venditori di rotoli di tessuto;
c’erano i fornitori di accessori ( stampelle , imballi , bottoni , cerniere , etc… ) ;
c’erano le Stirerie e le Lavanderie industriali dei capi realizzati ;
c’era molto piu’ businness per i trasportatori di tessuti , di accessori e di capi finiti ;
e c’era un mercato floridissimo per tanti agenti di commercio del settore
Insomma …un vero e proprio mondo economico su cui si reggeva una intera microeconomia .
Poi , pero’ , …il fatto che non ti aspetti : l’avvento dei primi cinesi !
I primi ad arrivare furono quelli economicamente piu’ disagiati nel loro Paese di origine .
Inizialmente , stante la loro precarieta’ , furono dediti unicamente al lavoro dipendente presso aziende nostrane …..
Gia’ solo pochi anni dopo -tuttavia – cominciarono a diventar essi stessi ” fasonisti ” , in uno con l’aumento della loro sicurezza economica e della loro crescita cognitiva ( i cinesi sono abili nel carpire i segreti operativi altrui )
Cominciarono , cosi’ , a sottrarre agli operatori autoctoni le prime occasioni di lavoro ( peraltro rannicchiandosi ” a riccio ” nel loro mondo chiuso ….spendendo solo nei negozi di altri cinesi di importazione ……..ed inviando in Patria il grosso dei loro proventi italiani ) .
I fasonisti cinesi , infatti , erano meno esosi di quelli italiani ( appesantiti dal carico fiscale e previdenziale , oltre che dal nostro costo del lavoro ) ;
Inoltre , puntando sulla loro celebre numerosita’ , si alternavano notte e giorno senza soluzione di continuita’ , riuscendo , in tal guisa , a consegnare il lavoro ( a loro commissionato dagli incauti confezionisti locali ) in tempi record ( rispetto alle medie temporali degli italiani )
Sul solco di questa progressiva ed inarrestabile ” avanzata ” … cominciarono a sorgere i primi accessoristi cinesi …le prime stirerie cinesi …le prime lavanderie cinesi …e cosi’ via
Questo trend vorticoso culmino’ , qualche anno piu’ tardi , nei primi Opifici con gli occhi a mandorla .
Alla fine …i primordiali lavoratori subordinati dei nostri confezionisti , erano divenuti essi stessi imprenditori in proprio .
Avendo acquisito la necessaria perizia , poi , …i cinesi spostarono la produzione in Patria ( ove il costo del lavoro e’ risibile )…
..per poi esportare , in Italia , ed a prezzi stracciati , lo stesso prodotto ch’essi avevano imparato a confezionare nella nostra Penisola ( in cio’ ” aiutati ” anche da taluni nostri imprenditori …che avevano delocalizzato in Cina , convinti – com’erano – di contenere i costi di realizzazione del loro prodotto ) .
L’onda orientale ( un vero e proprio Tsunami ) fu tanto grande da involvere anche altri settori , dai market alimentari alle chincaglierie domestiche ….dall’elettronica alla telefonia .
A Palma Campania ci fu finanche l’antesignano dei presidenti calcistici cinesi .
Rilevo’ la gloriosa Palmese calcio …e ne distrusse la memoria storica in meno di un anno .
E intanto i locali , impotenti di fronte alla concorrenza – spesso sleale – degli orientali …( che se ne infischiavano allegramente di tributi , di contributi , di sicurezza sui luoghi di lavoro , di smaltimenti secondo legge , di normative antinfortunistiche ed antincendio ) – cominciarono a cadere come mosche .
Ed a chiudere …uno dietro l’altro …lasciando interi nuclei familiari vesuviani a rosicar le provviste economiche faticosamente accumulate negli anni buoni .
Ma le provviste , poi , …alfine finirono !
Allarmate dal disagio finanziario sopraggiunto. …le Banche smisero di far credito agli imprenditori nostrani del ramo , …..negando ossigeno e ricicli monetari a gente che , in passato , aveva sempre onorato i propri impegni .
Fu la fine di una economia topica che aveva garantito lavoro a tanti vesuviani ( e che aveva consentito stipendi …e quindi acquisti. …e quindi aumenti produttivi …e quindi crescite reddituali…)
…e che , infine , ed in virtu’ di quanto detto , aveva consentito la fruizione di maggiori risorse , in termini di iva e di imposte dirette , al Fisco .
Un sistema che aveva altresi’ generato piu’ fiducia , …piu’ investimenti…piu’ mutui per acquisti abitativi e , in conseguenza , piu’ interessi attivi per il sistema bancario .
E veniamo ai nostri giorni .
Oggi….. i cinesi … tirati a lucido , abbelliti , inorpellati e ( forse ) anche improfumati , ..sbarcano nella ” Capitale economica ” italiana , rilevando due storici e gloriosissimi brand calcistici .
Il sillogismo , per quanto mi riguarda , ha una conclusione facile facile : Inter e Milan hanno la parola ” fine ” gia’ scolpita nel loro destino .
Si tratta solo di stabilire il tempo in cui cio’ accadra’ .
Potra’ bastare un lustro …od occorrere un decennio .
Ed il calcio in generale , almeno in Italia , rischia di seguire a ruota il percorso che conduce ad analogo destino …..parimenti nel giro di un decennio …o poco piu’ .
Sara’ come l’alba di una nuova ” invasione di ultracorpi ” …con il calcio occidentale che restera’ surrogato da estranee e dominanti presenze …e con qualche ultimo baluardo italiano disperatamente aggrappato a quel ruolo che , nel celebre cult di fine anni settanta , fu di Donald Sutherland ….