Il governo di Damasco ha accettato l’accordo di cessate il fuoco a partire da lunedì sera in Siria.
Stati Uniti e Russia hanno trovato venerdì sera un accordo sulla Siria per un cessate il fuoco che aiuti a portare il martoriato Paese verso una transizione politica, anche attraverso una collaborazione militare sul campo: un accordo che, se applicato, entrerà in vigore dal tramonto di lunedì. L’accordo segnerà un ‘punto di svolta’ in direzione della fine della sanguinosa guerra civile, secondo il segretario di Stato Usa, John Kerry, che ha fatto l’annuncio alla stampa a notte fonda insieme al suo omologo russo, Serghiei Lavrov, a Ginevra, al termine di una lunga maratona negoziale di oltre 13 ore. Secondo Lavrov, il regime dell’alleato Bashar al Assad, a questo punto è “pronto” a collaborare. L’obiettivo finale dell’accordo è creare le condizioni per la ripresa dei negoziati di pace, hanno detto i due ministri degli esteri. Una svolta possibile, ha fatto capire Kerry, se verrà messa in pratica anche dal regime di Bashar al Assad, alleato di Mosca, e anche dai gruppi ribelli sostenuti dagli Usa.
L’accordo raggiunto stanotte a Ginevra apre la porta alla speranza di una svolta nella drammatica guerra in Siria”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sottolineando che “l’Italia sostiene lo sforzo diplomatico di John Kerry e Serghei Lavrov ed è impegnata perché si giunga a una effettiva cessazione generalizzata delle ostilità a partire dalla serata di lunedì”. L’accordo tra Usa e Siria per la stabilizzazione della Siria è “una notizia particolarmente importante che salutiamo”. Lo afferma il premier Matteo Renziall’inaugurazione della Fiera del Levante spiegando come l’accordo si era in qualche modo “intravisto” al G20 nello scambio tra i presidenti di Usa e Russia, Barack Obama e Vladiumir Putin. John Kerry e Sergei Lavrov, sottolinea, sono “due politici che credono nella pace e nel dialogo”.
Ventiquattro persone sono rimaste uccise e decine ferite in raid aerei su un mercato di Idlib, nel nord della Siria. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani che parla di bombardamenti anche nella provincia di Aleppo. Secondo i Comitati di coordinamento locale i raid su Idlib sono stati condotti da aerei russi.