Dal ritorno in Serie A , avvenuto nel 2007, vari sono gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina del Napoli e che hanno espresso idee e stili di gioco molto differenti . Partendo dal principio , come non ricordare il fautore della rinascita azzurra ,ovvero Edoardo Reja che utilizzava il modulo 3-4-2-1 , dove il fulcro della difesa azzurra era il capitano Paolo Cannavaro ,mentre l’attacco puntava tutto sulla freschezza e l’imprevedibilità di Hamsik e Lavezzi ,i grandi acquisti del primo Napoli ,targato Aurelio De Laurentis. Dopo la parentesi non fortunata riguardante Roberto Donadoni (attuale tecnico del Bologna) che sostuì Reja, a guidare la squadra azzurra ,arrivò Walter Mazzarri, che come Reja dal punto di vista tattico, utilizzava il 3-4-2-1: in difesa i perni erano Campagnaro , Cannavaro ed Aronica , mentre il centrocampo vide acquisti importanti come Berhami ,Dzemail e Inler , vera e propria cerniera del centrocampo svizzero ; arma letale del modulo di Mazzarri erano le fasce che avevano due veri padroni : il colombiano Zuniga e Maggio ,che diventarono fondamentali nello scacchiere tattico del tecnico di San Vincenzo. L’attacco come nell’era Reja ,puntata su Lavezzi e Hamsik ma Mazzarri nel suo secondo anno sotto l’ombra del Vesuvio ,potè disporre di uno degli attaccanti più forti della storia del Napoli : Edinson Cavani .Dopo l’addio di Quagliarella, fù proprio il “Matador” a sostituirlo con eccellenti risultati, portando in Napoli in Champions League e conquistando una Coppa Italia ai danni della Juventus . Dopo l’era Mazzarri che si concluse con un secondo posto, sul carro della società azzurra , salì il tecnico spagnolo Rafa Benitez per dare quell’identità internazionale alla squadra partenopea e per competere ad alti livelli in campionato. Benitez cambiò lo schema tattico , passando dal 4-2-3-1 ,con tre mezze punte a sostegno della punta centrale (Gonzalo Higuain ,successore di Cavani passato al Paris Saint Germain ).Con Benitez , andarono via quasi tutti i “pretoriani” di Mazzarri , che lasciarono spazio a nuovi talenti come Callèjon , Mertens ed Insigne . Nonostante il grande girone di Champions e le vittorie in Coppa Italia contro la Fiorentina e in Supercoppa contro la Juventus , il Napoli non riuscì ad avere un continuità importante , culminata con il quinto del secondo ed ultimo anno targato Benitez . Dopo l’avvento spagnolo , la società azzurra decise di puntare su un nuovo tecnico italiano , che nella scorsa e sua prima stagione in Serie A con l’Empoli ,ha impressionato tutti per le idee che la sua squadra è riuscita ad esprimere : stiamo parlando di Maurizio Sarri , fautore del 4-3-3 .Con Sarri ,il Napoli cambia pelle sia dal punto di vista tattico ma anche dal punto di vista del mercato ,con arrivi di giocatori importanti (tra tutti Allan) e la rivalutazione di giocatori come Jorginho e Hamsik , che con Benitez non avevano avuto un periodo felicissimo ,ma che con Sarri diventano indispensabili per il Napoli , e l’esplosione di giovani talenti come Koulibaly , Ghoulam ed Insigne . Sarri dopo un avvio non esaltante ,dopo la sconfitta in casa del Sassuolo e il pareggio contro la Sampdoria ,riesce nel corso del campionato ad esprimere ,tramite il campo , le sue idee che si trasformano nel secondo posto in campionato e nella qualificazione diretta in Champions . Con l’addio di Higuain (che nel primo anno superò il record di reti in Serie A ,segnando 36 goal) ,il Napoli con acquisti importanti ( tra i quali Rog ,Maskimovic ,Zielinski e Milik ) punta tutto sul gioco e su Sarri, vero top player di questo progetto azzurro .