di Elio Pariota
Nati tra il 1980 ed il 2000, attualmente si trovano nella fascia d’età 15-35 anni. Sono i Millennials, quelli della Generazione Y, giovani interamente formati e imbevuti della cultura digitale. Secondo una ricerca UBS nei prossimi anni cambieranno le regole del gioco nel mercato del lavoro. Niente più progressioni di carriera lineari; al contrario, spiccata propensione all’autonomia gestionale e decisionale, oltre ad una totale disponibilità a cambiare più volte tipologia di lavoro nel corso della propria vita. Insomma tra qualche anno ne vedremo delle belle.
Noi della Generazione X, nati tra il 1963 e il 1980, che abbiamo aguzzato l’ingegno per acquisire conoscenze informatiche e favorire l’avvento di Internet, entro un paio di decenni saremo al capolinea. Non solo anagraficamente, ma pure culturalmente, chiamati di continuo ad accettare le regole di un mercato lavorativo liquido e globale che impone nervi saldi e zero certezze. Di più. Esige flessibilità tout court al punto che i limiti fisici degli ambienti di lavoro verranno sistematicamente travalicati.
Si potrà lavorare da dove si vuole diventando “comodamente ubiqui” e sviluppando insieme all’impresa committente progetti “on demand”. E se lo stress diventerà altissimo ci penseranno apposite app sullo schermo del nostro computer a suggerirci quando prenderci una pausa. E’ il segno dei tempi. Sperando non siano bui.
*Direttore generale UNIPEGASO