No, Viaggiare
Il titolo di una famosa canzone di Lucio Battisti, diceva: Si, viaggiare! Da quest’esclamazione però è esente Napoli, la seconda( o forse unica) Caput mundi. Il degrado dei mezzi di trasporto, in particolar modo Circumvesuviana, metro e ferrovia dello Stato, è uno dei principali problemi che persiste nella città da oltre un decennio. Corse soppresse, ritardi, vagoni colmi, carrozze poco odoranti, un vero e proprio incubo che i “pendolari”, dagli studenti ai lavoratori devono sopportare quotidianamente. Un solo biglietto d’andata per Napoli della durata di 120 minuti costa 3, 50 euro stesso prezzo di un biglietto regionale. Nell’ultimo semestre sono state abolite circa 80 corse giornaliere per un totale di 200 soppressioni al mese. Un dato sconcertante non equiparabile alle altre regioni italiane soprattutto quelle del Nord. D’altro canto non solo i “pendolari” che ogni giorno non sanno mai a che ora arriveranno ad una lezione universitaria, un appuntamento o un colloquio di lavoro, vivendo “alla giornata” ma anche i dipendenti dell’ANM( AZIENDA NAPOLETANA MOBILITÀ), lamentano di un degrado che a catena ha coinvolto tutto e tutti. Dai macchinari poco fidabili di un tram o un treno della vesuviana alle baby gang che quotidianamente borseggiano persone, pestano a sangue conducenti o controllori, come l’ultimo episodio accaduto lo scorso mese al centro di Napoli. Tante promesse non mantenute da parte del comune, colpa dei pochi soldi? A questa domanda no si sa rispondere, in una recente intervista rilasciata al “mattino” il presidente della regione Vincenzo De luca, ha dichiarato che entro la metà del 2017 circoleranno sulle strade di Napoli circa 250 nuovi bus dell’ANM e in più per tutti gli studenti universitari e scolastici la possibilità di non pagare l’abbonamento annuale dei biglietti in base al reddito familiare. Anche se ci sarebbe ancora tanto da riparare. Chi vivrà, vedrà.
ANTONIO CRISCUOLO