In vent’anni ha guidato uno dei marchi di punta del giornalismo d’inchiesta, che ha messo nel mirino banche, colossi dell’energia, case farmaceutiche, società di tlc, politici di tutti gli schieramenti, inefficienze nei servizi pubblici, questioni legate alla giustizia, al crimine organizzato, all’alimentazione, alla salute. Ora Milena Gabanelli fa un passo indietro: dopo questa stagione lascerà la conduzione di Report.
L’annuncio arriva a sorpresa, in diretta al Tg1 delle 20: “E’ la cosa più bella che ho fatto dopo mia figlia. Tuttavia, dopo vent’anni, penso che sia venuto il momento di dire che questa sarà la mia ultima stagione alla conduzione di Report. Addio? E’ una brutta parola, Report ha davanti altri vent’anni, ha una squadra da guerra”. E proprio alla sua formidabile squadra di inviati, che con la telecamera a spalla hanno cambiato il linguaggio dell’inchiesta tradizionale, Milena pensa di lasciare il testimone: “E’ tempo di premiare la loro professionalità”, spiega poi aprendo il nuovo ciclo della trasmissione.
“Il direttore generale e il direttore di rete le hanno provate tutte per farmi cambiare idea, ma dopo tanto tempo penso che sia giusto che siano loro, i miei inviati,a portare avanti un programma che hanno contribuito a creare, facendone una trasmissione di successo, a partire da Bernardo Iovene, il nostro ‘tenente Colombo'”.
Del resto, nelle scorse settimane è stata proprio la Gabanelli e incoraggiare una delle firme di punta della sua squadra, Sabrina Giannini, ad andare avanti ‘da sola’, preparando un programma tutto suo, ‘Indovina chi viene a cena’, che ha debuttato proprio stasera prima di Report.
Nel futuro della Gabanelli c’è ancora il giornalismo e c’è ancora la Rai: “Io – assicura – continuerò a fare il mio mestiere, dentro questa Rai dove sono stata sempre libera di raccontare ciò che ho ritenuto utile e doveroso. E magari torno a fare l’inviata, proprio per Report”. Originaria di Nibbiano, classe 1954, Gabanelli è stata a lungo inviata di guerra per Speciale Mixer di Giovanni Minoli. Nel 1994 è approdata alla guida di Professione Reporter, che tre anni dopo è diventato Report e ha esordito su Rai3 in terza serata, conquistando nel 2003 il prime time e collezionando ascolti e premi, querele e richieste di risarcimenti record, tanto che negli anni in diverse occasioni la Rai ha tentato di togliere la copertura legale al programma. Ma Milena ha vinto sempre le sue battaglie, diventando un simbolo del giornalismo ‘con la schiena dritta’.
Nel 2013 è stata la più votata dagli iscritti al Movimento Cinque Stelle nella consultazione per individuare il candidato al Quirinale: pur dicendosi “onorata”, ha rinunciato ritenendo di non avere le competenze necessarie. La notizia del suo addio ha fatto immediatamente il giro del web e l’hashtag #Report è schizzato in testa ai trending topic su Twitter. Tra i tanti i messaggi di ringraziamento per la “professionalità” e l'”amore per la verità”, “il coraggio” e l’ “onestà intellettuale”, c’è chi ironizza (“Report senza la Gabanelli è come la Roma senza Totti”) e chi evoca invece frizioni con un’azienda “sempre più in mano al Pd”.
In un’intervista al sito del Corriere della Sera, la stessa Gabanelli esclude comunque che alla base della sua decisione ci sia il malumore per lo spostamento del programma dall’abituale collocazione della domenica al lunedì sera (“Sarebbe ridicolo collegare alla vicenda del lunedì una decisione così importante per la mia vita, non solo professionale”) e ribadisce di “non aver mai subito una censura” a Viale Mazzini.
Ansa