La cieca burocrazia,la spietata indifferenza sono state vinte da percorsi di solidarietà che l’associazione La mansarda,presieduta da Samuele Ciambriello, ha vissuto anche oggi con un torneo di calcetto:la partita dell’integrazione,nel reparto Mediterraneo del carcere di Secondigliano. Il direttore del carcere,Liberato Guerriero,nel ringraziare i volontari de La Mansarda, che in questi mesi hanno curato diverse iniziative,ha detto che:”la vostra costante presenza ha confermato che all’esterno del carcere ci sono comunque persone che hanno la sensibilità e l’attenzione di dedicare il loro tempo ed il loro lavoro a chi,da recluso,sta attraversando un delicato momento della propria vita.Ci auguriamo che l’esperienza possa ripersi.”
I volontari durante l’agape fraterna al post gara fraternizzando con i detenuti che avevano anche seguito i loro filmterapy hanno confermato che proseguiranno la loro esperienza nel carcere di Secondigliano.
Il presidente Samuele Ciambriello ha tenuto a dire “che così vale la pena.Reclusi,ma non esclusi. Ritrovarsi,riconnetersi,rieducarsi. E come mi ha scritto uno dei detenuti questi percorsi fanno capire che il bene è meraviglioso,sono un raggio di luce nei cuori spenti.”