LA FEROCE GUERRA “PER PROCURA” IN SIRIA.I BAMBINI PAGANO IL PREZZO PIU’ ALTO.

Fra i tanti drammi che hanno colpito la Siria c’è il rischio di perdere un’intera generazione. Proprio quella che un giorno dovrà ricostruire il Paese. E le vittime del disumano conflitto in Siria sono i bambini, le vittime innocenti di Aleppo, dove non si fermano i raid aerei e si spara anche sui bimbi mentre vanno a scuola. Gente sepolta viva sotto i bombardieri russi. Vorrei proprio sapere perchè?  A che scopo? Dal 2012 la battaglia di Aleppo è considerata decisiva per gli effetti della guerra civile siriana.  Ad oggi non si è ancora conclusa e si è trasformata in una guerra di posizione. Nessuno sa esattamente quanti vivono al di là di quel confine ideale, ma inconciliabile:le stime dell’Onu parlano di 275mila civili e di circa novemila ribelli.

I bambini conoscono solo il sangue,la gente fatta a pezzi dalle bombe:chi li convincerà a non diventare estremisti?

Questa città è diventata un tribunale per la politica europea ed internazionale. Politica sporca, politica provocatoria, politica pericolosa. Questa feroce guerra “per procura”,questa sanguinosissima guerra per procura. Una tipica guerra contemporanea, in cui i contendenti più pericolosi sono quelli esterni,quelli che appunto hanno scelto di combattersi in casa d’altri e sulla pelle di altri e in cui i civli sono le vere vittime,mentre i combattenti sono “le vittime collaterali.” nella prima guerra mondiale le vittime civili furono circa il 16%;mentre nell’invasione in Iraq l’80% e qui in Siria il 90%.

Papa Francesco ha implorato più volte il cessate il fuoco per la Siria,ha fatto appelli per consentire la fuga dei bimbi intrappolati sotto le bombe, ha espresso solidarietà e vicinanza della Chiesa a quanti fuggono dalla violenza della guerra e della persecuzione.

Ormai le bombe arrivano sui mercati,sulle scuole,sugli ospedali,sui convogli umanitari.

Qui, come in tutte le guerre, sono i piccoli che pagano il prezzo più alto.

La radicalizzazione islamista ha poco a vedere con povertà e ignoranza, almeno per quanto riguarda il reclutamento di proseliti. Il livello di istruzione delle reclute in Medio oriente è significativamente elevato,altro che giovanissimi diseredati. Molti hanno anche lavorato. E’ il legame con le guerre,le atrocità subite da familiari,dai bambini,dal loro popolo che li spinge ad essere Jihadisti. Questo riflessione inquietante dovrebbe spingere a fare al pace. Ma gli interessi dei signori della guerra sono in antitesi anche al solo disarmo.

E allora salviamo almeno i bambini. Ogni guerra è contro l’uomo.

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