. La legge di Bilancio 2017
di Matteo Renzi
Abbiamo fatto la legge di stabilità. Ci sono molte buone notizie e chi si lamenta dei tanti bonus forse lo fa perché rimpiange la stagione dei malus. La stagione in cui le finanziarie servivano a prendere soldi agli italiani, anziché a restituirli.
Mi sembra una buona notizia l’aumento di due miliardi dei fondi per la sanità. Che scritta così sembra una cosa burocratica. Ma vuol dire più soldi per i farmaci oncologici innovativi, cioè più anni di vita per i malati di alcuni tumori. Più soldi per epatiteC o per i vaccini. E anche più medici e infermieri giovani. Ma grazie al lavoro di Consip stiamo abbattendo le spese, riducendole ai costi standard e dunque aumentano gli spazi per i servizi.
Abbiamo aumentato i soldi per le pensioni basse: non saranno 80 euro al mese ma sono un aiuto vero per chi vive al minimo. E soprattutto abbiamo previsto una misura organica e strategica sulla competitività e l’Industria 4.0. Chi dice che noi non abbiamo un disegno dovrebbe fare come quell’esercizio della “Settimana Enigmistica”: unire i puntini. E mettere in fila tutte le cose che abbiamo fatto fino ad oggi: giù le tasse dagli 80 euro all’irap costo del lavoro, dalla prima casa alle tasse agricole. Stiamo abbassando le tasse e aumentando i diritti. Il deficit è al livello più basso degli ultimi dieci anni, il debito è stabilizzato. La lotta all’evasione ha raggiunto nel 2015 il record di tutti i tempi con quasi 15 miliardi recuperati: ma lo facciamo senza il modello punitivo del passato che puntava su un sistema vessatorio. Per noi il cittadino va coinvolto prima non stangato subito. Dopo i Gufi, insomma, facciamo i conti anche con i Vampiri.
Il bonus sismico e ristrutturazione sarà esteso ai condomini e agli alberghi. La scuola a cominciare da quella dell’infanzia sul modello Reggio Emilia. La ricerca e l’agricoltura.
Si può fare meglio? Sì, sempre. Ma intanto stiamo facendo.