Abbiamo incontrato Ivo Poggiani, presidente della terza municipalità di Napoli.Si presentava con una coalizione di sinistra a sostegno dell’attuale sindaco, Luigi De Magistris. Dovrà presiedere la circoscrizione di Stella-San Carlo all’Arena.
Lei recentemente ha improvvisato una nursery nella sede della municipalità che presiede per consentire a una consigliera, Deborah Piemontese, di allattare il proprio figlio ma pensa che maternità e politica siano davvero conciliabili?
Assolutamente sì, anzi le donne hanno più sensibilità per affrontare alcuni tipi di problemi.
Però ci sono dei tempi in cui la donna che è in maternità ha difficoltà oggettive ad operare.
Anche molti uomini hanno problemi di tempo perché oltre a fare politica hanno anche altre attività, altri lavori. Se c’è la passione e la voglia di fare politica madre o non madre il tempo si trova.
Le quote rosa create per favorire l’ingresso femminile nella politica non possono essere controproducenti, ovvero ci si è costretti a far entrare persone meno valide per raggiungere la quota femminile imposta?
L’ultima tornata elettorale delle elezioni amministrative aveva la doppia preferenza ma non era affatto obbligatorio votare le donne, si poteva votare solo un uomo o solo una donna. Parlando invece delle quote rosa più in generale sono d’accordo perché è giusto incentivare la partecipazione femminile nella politica, ma è giusto aiutare le donne più in generale: favorire la genitorialità aiutando le donne a crescere i figli sarebbe più utile delle quote rosa, si creerebbero condizioni di parità sostanziali e non formali.
Lei opera in una zona difficile, tempo fa subì anche una aggressione. È ancora difficile lavorare in certi quartieri, la presenza della camorra è ancora consistente?
Napoli è un po’ tutta difficile, poi è chiaro che in alcuni quartieri la presenza della criminalità organizzata è più visibile che in altri. La mia attività dopo l’aggressione è aumentata, la solidarietà che viene mostrata a me e ai miei colleghi che hanno subito minacce analoghe ci incoraggiano a continuare, capisci che la strada che stai intraprendendo è quella giusta, una volta la politica si fermava davanti a certi tipi di atteggiamenti, adesso invece è più coraggiosa perché si ha la consapevolezza di essere dalla parte della ragione e di avere il sostegno della gente. Essere sempre presenti è importante, per questo da anni faccio molta politica nelle periferie di Napoli.
A proposito di periferie, non crede che l’attuale amministrazione comunale sia troppo tenera, quasi ostaggio, dei centri sociali mettendo così a disagio anche le forze dell’ordine?
Vengo dall’esperienza dei centri sociali e penso che anche grazie a loro si sono realizzati progetti di qualificazione, come quelli di Scampia. La centralità dei centri sociali è stata fondamentale per questa città e pensiamo nel giro di due anni di realizzare cose che fino ad ora si pensava fossero irrealizzabili. Per quel che riguarda le attività con le forze dell’ordine noi abbiamo un assessore alla legalità, Alessandro Clemente, che lavora benissimo con esse. Tutti i consiglieri, io stesso, lavoriamo con le forze dell’ordine. Non credo proprio ci siano problemi, a volte ci sono stati problemi di ordine pubblico perché purtroppo si tende a gestire i problemi di ordine pubblico con la politica, cosa che non dovrebbe mai succedere. I problemi sociali non devono mai essere affrontati dalle forze dell’ordine ma dalle forze sociali.
Il sindaco De Magistris continua con una politica isolazionista, non crede che invece dovrebbe esserci più collaborazione e rispetto con le altre istituzioni?
Collaborazione e rispetto devono esserci sempre fra tutti i gradi di amministrazione politica ma non a discapito della propria autonomia di pensiero, ad esempio Bagnoli prevede il rispetto reciproco non il commissariamento della città. Molti non capiscono che la bonifica di Bagnoli non è mai stata competenza della città di Napoli ma di una azienda privata partecipata dal governo, al comune spetta risolvere i problemi urbanistici, la verità è che si aspetta da trenta anni che il governo faccia la bonifica. De Magistris è stato scelto per la autonomia di pensiero, non per la compromissione regionale e nazionale. Nel rispetto dei cittadini ci saranno battaglie politiche ma anche collaborazioni istituzionali, il sindaco deve essere collaborativo con governo e regione ma deve essere collaborativo prima di tutto con i cittadini che lo hanno eletto sindaco.
Raimondo E. Casaceli