Si riduce ad un albero di Natale il programma delle iniziative che l’amministrazione sceglie di offrire ai napoletani e ai turisti che arriveranno in città in vista delle festività natalizie?
Cos’ha a che vedere un centro commerciale a forma di albero di Natale con il forte legame di Napoli con l’arte e la tradizione del presepe? Nulla.
Quali e dove sono le scelte di politiche culturali di questa città?
Solo ora, peraltro dopo un appello pubblico firmato da numerose personalità per fermare il progetto, la giunta ha aperto all’ascolto e alla discussione con le associazioni, i comitati e gli intellettuali.
Possibile che dobbiamo trovarci nei panni di Luca Cupiello che, nel convincere il giovane Tommasino a fargli piacere il presepio, è disposto a comprargli camicie e cravatte nuove?