“Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla. Ci abbiamo rimesso l’1.5 – 2 per cento di voti. Atti di delinquenza politica. E non c’entra niente la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi”. La frase è del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ieri è stato ospite di Matrix, la trasmissione di Canale 5. De Luca, nel suo sfogo decisamente sopra le righe, fa riferimento alla vicenda che ha visto come protagonisti lui e la presidente della commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi. Un anno e mezzo fa, alla vigilia delle elezioni regionali, la Bindi inserì il nome dell’esponente dem tra gli “impresentabili” per via di una condanna in primo grado. Vicenda per la quale De Luca è stato poi assolto in appello.
La frase shock pronunciata da Vincenzo De Luca su Rosy Bindi durante la sua intervista a Matrix su Canale 5 (“un’infame, da ucciderla”) scatena un coro unanime di reazioni sdegnate.
Al Tg1, Matteo Renzi condanna duramente il presidente della Regione Campania per parole “totalmente inaccettabili. Solidarietà piena a Rosy Bindi”. Da Bruxelles, il ministro dell’Interno Angelino Alfano invita De Luca a “chiuderla al più presto: certe parole non devono scappare nemmeno nei fuori onda”.
Mentre il presidente del Senato, Pietro Grasso, accusa De Luca – ribadendolo in un tweet – di aver offerto a Matrix uno spettacolo di “arroganza e irresponsabilità” nel tentativo di raccogliere consenso rincorrendo la popolare caricatura che di lui propone regolarmente in tv il comico Maurizio Crozza. “Non pensavo – dichiara Grasso a Rainews24 – che spostandomi in politica avrei sentito delle parole che ero abituato a sentire quando ero procuratore antimafia. Certe cose un rappresentante delle istituzioni non deve pensarle nè dirle. De Luca chieda scusa alla Bindi e smetta di imitare Crozza. Non pensi di costruire consenso e simpatia ma solo una rappresentazione di irresponsabilità e arroganza”.
La replica arriva nel giro di poche ore dall’inizio della bufera. De Luca l’affida ad un comunicato in cui precisa che “Non c’era e non c’è alcun problema con l’on. Bindi, nei cui confronti, al di là di ogni differenza politica, riconfermo il mio rispetto oltre ogni volgare strumentalizzazione“. E la “strumentalizzazione” per De Luca si annida sul come la frase che ha alimentato la polemica odierna sia arrivata ai media. “Chiarisco – spiega nella nota il presidente della Regione Campania – che nell’intervista che ieri ho rilasciato a Matrix nessuna domanda, e tantomeno alcuna risposta, ha riguardato l’onorevole Bindi. Al termine della stessa intervista, il giornalista ha tirato fuori il suo tablet chiedendomi, mentre gli operatori smontavano i cavalletti delle telecamere, se poteva mostrarmi quanto aveva affermato in una precedente trasmissione l’ospite Vittorio Sgarbi sull’onorevole Bindi. Abbiamo parlato di Sgarbi, e commentato insieme, sorridendo e facendo battute, quel video che non conoscevo. Verificheremo con l’ufficio legale gli estremi della querela a fronte di una evidente violazione della privacy e violenza privata esercitata”. Secondo De Luca, si è trattato di “un ennesimo episodio di scorrettezza professionale e di inciviltà”.
In serata anche la diretta interessata è intervenuta, rispondendo ai messaggi di solidarietà ricevuti durante tutta la giornata. “Grazie a tutte e tutti per la vostra solidarietà. – scrive la presidente della commissione Antimafia – Mi ha fatto bene. Rosy”.