La situazione attuale che vede una domanda interna stagnante, mercati esteri in rapida crescita e consumatori divenuti ormai globali, ha imposto alle Piccole e medie imprese italiane di riformare il proprio modello di business proiettandosi in un’ottica internazionale.
La Campania è la prima regione del sud per numero di startup ed è anche la prima regione ad avere un assessore all’innovazione, startup ed internazionalizzazione: l’economista Valeria Fascione. “Queste deleghe sono importanti – spiega Fascione – perché i paesi che meglio hanno superato la crisi, sono quelli che hanno promosso la loro competitività attraverso l’innovazione e l’internazionalizzazione. E, le sturtup sono ormai degli acceleratori d’innovazione in grado di sopprimere al gap tra domanda e offerta d’innovazione, perché l’innovazione è molto dinamica e veloce e dunque bisogna captarne i segnali per starne al passo, soprattutto perché investe ogni settore”. Di startup, innovazione ed internazionalizzazione se n’è discusso durante uno speciale in onda su JulieItalia dove accanto all’assessore sono intervenuti Matteo Potenzieri, presidente di Wbo Italcables di Caivano e Joseph Grosso, imprenditore seriale nonché Ceo e Business Development manager della Neatech, azienda produttrice di dispositivi medici per la mobilità e la riabilitazione ad alta specialità. La discussione è stata moderata da Samuele Ciambriello.
La Regione mette in campo gli strumenti a sostegno delle startup, “dobbiamo però concentrarle, investirle in strumenti che siano più efficaci e snelli e che vadano a segno, cioè raggiungano in tempi certi il destinatario finale. Le start up sono fonti intelligenti per quanto riescono a mettere in circolo: promuovono innovazione dentro i contenitori che sono in grado di fare leva sul territorio, ed è così che si crea lavoro” spiega Valeria Fascione.
L’imprenditore Joseph Grosso, che in particolare già muove da tempo il suo business su un terreno internazionale, auspica un miglioramento innovativo in Campania che consenta di mettersi al passo con il resto dei paesi europei. Infatti, Grosso ha di recente avviato le operazioni per portare in Italia il concept del noleggio dei dispositivi medici a breve termine, attraverso la Special Needs Italia di cui è Founder e Business Development manager e spiega l’importanza di saper seguire il progresso: “Le startup sono uno strumento essenziale per sopperire al cambio generazionale”. Le nuove generazioni necessitano di imprese innovative che creano opportunità di lavoro fuori dal business tradizionale… “è importante che la Regione riesca attraverso politiche economiche specifiche ad incentivare questi passaggi” conclude.
Più complicata la situazione di Matteo Potenzieri che spiega durante la puntata l’evoluzione della sua azienda, la Wbo (leader a livello internazionale.) Wbo sta per “workers buyout”, cioè lavoratori che acquistano la società di cui sono stati dipendenti. Di fatto gli operai lavorano per la stessa fabbrica che due anni fa ha chiuso e li ha licenziati. Oggi invece sono loro a gestirlo in cooperativa. Il disappunto di Potenzieri è la quasi totale assenza di supporto da parte delle autorità competenti mentre l’unico supportato è stato ottenuto da Banca Etica e da una cooperativa.
L’assessore Valeria Fascione assicura un cambiamento. “la Regione Campania ha già messo in campo nuovi progetti per i workrs buyout. In particolare ha avviato un processo di accompagnamento a questo nuovo sistema di fare startup; abbiamo stanziato fondi ad hoc per queste aziende. Inoltre sarà previsto anche un supporto e tutoraggio istituzionale completo”.
di Federica Urzo