Caso voucher al Comune di Napoli, interviene l’assessore al lavoro, Enrico Panini. “La Regione Campania ha recentemente approvato un Avviso pubblico – spiega – rivolto ai Comuni disponibili a mettere in campo azioni utili per dare un reddito minimo agli ex lavoratori residenti nel Comune e privati di ogni sostegno economico perché sono terminate le coperture mediante gli armonizzatori. La Regione ha deliberato la platea di riferimento, le attività da svolgere, lo strumento da utilizzare per riconoscere l’attività svolta. Ai Comuni – spiega Panini – compete esclusivamente la scelta se offrire ai loro cittadini questa forma di reddito o negarla. Il Comune di Napoli, pur non condividendo lo strumento del voucher, ha deciso di aderire a questo Avviso per non privare i propri cittadini dall’opportunità di godere di questo contributo economico.” La doppia morale dell’Amministrazione comunale di Luigi De Magistris sulle politiche per il lavoro sta tutta in questa frase dell’assessore al Lavoro Enrico Panini, ex sindacalista Cgil. Il Comune della rivoluzione e della Napoli liberata ha infatti deciso di adottare lo strumento più contestato del Jobs Act di Matteo Renzi, ovvero i voucher, la modalità di pagamento per lavori occasionali e discontinui (senza contratto di lavoro). Ma non era lo stesso De Magistris che fino a qualche settimana fa parlava del Jobs Act come di una legge che «riduce i diritti dei lavoratori.” Proprio così!