E’ iniziata la rinascita di Napoli? Per lo scrittore Roberto Saviano no, ha infatti recentemente affermato che “a Napoli si continua a uccidere e a morire, si continua a sparare. L’invasione di turisti? 
Sarà, ma ciò non significa che le piazze di spaccio sono per questo diventate piazze di legalità. Il sindaco vuole raccontare solo la parte luce, fa solo programmi adolescenziali, dice che Napoli è autonoma, ma autonoma da che cosa?”. Il sindaco Luigi De Magistris ribatte alle accuse dello scrittore: “ho sempre portato rispetto per le opinioni di Roberto Saviano, anche quando non le condividevo, ma penso che non conosce Napoli. Sono un sindaco che vive H24 la città e che non ha mai negato i problemi di Napoli, ma perchè cercare conflitti su posizioni che non ho mai assunto? Io sono una persona che per 15 anni non ha mai negato i problemi di corruzione e che per questo motivo non gli hanno fatto fare più il magistrato, ma sfido chiunque a negare che oggi questa città sia viva e che si stia riappropriando degli spazi. Saviano non conosce la realtà, viene qui solo per fare dei dibattiti per poi subito scappare, mi piacerebbe incontrarlo e fargli conoscere la città che conosce solo leggendo i giornali”. Anche Catello Maresca, magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli è sulla stessa linea del sindaco, attraverso una lettera a Il Mattino sottolinea che “è arrivato il momento di affrancarci da Gomorra. Qui c’è gente che si alza tutte le mattine presto e va a lavorare, che produce cose belle, che fa il proprio dovere con gioia e con passione e che sta contribuendo alla rinascita anche dell’immagine di questa splendida città” e chiede a Saviano di smetterla con i luoghi comuni che sono buoni solo per le fiction e per quelli che pensano che a Napoli ci siano solo camorristi: “per piacere scrivi un po’ di Roma o di Parigi e lasciaci con la nostra Bella Napoli che tu non vivi ormai da tempo. Con l’affetto di un napoletano che vive sotto scorta da nove anni”.
