Diciamoci la verità:sono state le leggi elettorali ad uccidere la democrazia negli ultimi vent’anni in Italia.Eppure a fine anno si torna a parlare di legge elettorale.L’Italicum è una benedizione?Garantisce la governabilità ma non altrettanto la rappresentatività.Per Matteo Renzi non c’erano dubbi:“Sia benedetto il nostro sistema,ci darà un vincitore certo e stabilità.” Rispondono sinistra e minoranza del PD.”Sbagli,la legge va cambiata.La democrazia viene prima perchè senza democrazia la governabilità è solo l’equilibrio degli interessi privilegiati,è una camicia di forza.” Sicuramente non possiamo arrenderci all’Italicum per quanto riguarda la scelta dei parlamentari perchè riesce a sommare i difetti delle preferenze a quelli dei nominati.E poi bisognava metterci mano eliminando sia la nomina dei capilista che le candidature multiple.Solo così potevano aumentare i punti di forza della legge elettorale,superando un’anomalia europea sempre in eterna transizione.Quando il 24 gennaio la Consulta si sarà pronunciata sul modello elettorale,allora comincerà il vero duello. Difficile dire,anzi credere che in quattro e quattr’otto la legge post Italicum veda la luce e sia pronta per l’applicazione pratica.
Prima di Natale lo scenario è cambiato con il ritorno al Mattarellum:collegi uninominali e liste con preferenze bloccate al 25%.Io ci credo poco.L’indicazione la darà la Consulta.
Certo l’Italicum,come il Mattarellum, può non essere benedetto del tutto,ma il Porcellum non sarà mai maledetto abbastanza.
Ci vuole una legge elettorale “completa”,equa,oltre che in armonia tra Camera e Senato.
Intanto ricordiamoci che adesso metà degli elettori non votano:interesserà a qualcuno?
Il paradosso è che nessuno può essere certo del risultato quando il quadro socio-economico è così liquido e inafferabile.Le prossime elezioni rischiano di essere uno scontro tra sistema e antisistema.Ma questo rischio si chiama democrazia!