Il 2 Gennaio è una data ricca di avvenimenti storici , politici , culturali ed anche sportivi, che hanno caratterizzato e resa importante questa giornata. Per quanto riguarda gli eventi storici da ricordare , c’è sicuramente il più grande caso di spionaggio avvenuto nel 1942 in America . Negli archivi del FBI è registrato sotto la voce Duquesne Spy Ring: è il più grande caso di spionaggio nella storia degli Stati Uniti d’America, culminato il 2 gennaio con la condanna a 300 anni di carcere per i 33 imputati. Il contesto storico è quello della Seconda guerra mondiale. Dopo l’ingresso degli Usa nel conflitto, la Germania di Hitler mise in allerta la sua estesa rete di spie e sabotatori, già attiva sul suolo americano. Il più potente di questi gruppi era comandato dal capitano Fritz Joubert Duquesne, di origini sudafricane, che si era già distinto come spia dell’allora Impero tedesco, nel corso della Seconda guerra boera. Ai suoi ordini 32 agenti nazisti che lavoravano in settori chiave della società statunitense, funzionali all’organizzazione di azioni di sabotaggio. Richard Eichenlaub, ad esempio, gestiva un ristorante nella zona di Manhattan, dove spesso s’incontravano gli altri membri. Un altro, lavorando su una linea aerea, riusciva a segnalare gli spostamenti delle navi alleate che attraversavano l’Oceano Atlantico. Altri sfruttavano il loro impiego di agenti commerciali per fare da corrieri ai messaggi in codice. A scombinare i loro piani fu William Sebold, una spia che faceva il doppio gioco: fingendosi per due anni informatore al soldo dei Nazisti, sotto la copertura di impiegato a una stazione radio di New York, riuscì a farsi svelare tutti i segreti della rete di Duquesne. Tra le tante cose, venne a sapere (visionando anche delle foto) dell’esistenza di un potente ordigno, che era stato nascosto negli stabilimenti della DuPont (a Wilmington, nello stato del Delaware), azienda chimica tutt’oggi tra le più note al mondo. Tutto era studiato per portare a termine l’attentato, tant’è che le spie naziste erano riuscite a dotarsi di sofisticate maschere antigas, ottenute grazie ai loro contatti. La soffiata di Sebold fu tempestiva e gli agenti del Federal Bureau of Investigation sgominarono la banda. Diciannove di loro si dichiararono subito colpevoli, gli altri quattordici finirono alla sbarra. La sentenza, emessa dalla Corte Federale Distrettuale di Brooklyn, fu pesante, condannando gli imputati a complessivi 3 secoli di carcere. La vicenda rappresentò un colpo quasi mortale per le strategie di boicottaggio della Germania, determinante in parte per le successive sorti del conflitto. Questa data ricorda anche le nascite di personaggi famosi , come Paolo Hendel e Davide Santon . Nato a Firenze, Hendel muove i primi passi a teatro e nel 1982 debutta al cinema in Ad ovest di Paperino, accanto ad altri noti comici toscani come Alessandro Benvenuti (che n’è il regista) e Francesco Nuti. La fama arriva con la trasmissione Mai dire Gol, dove dal 1996 al 1998 (e successivamente nel 2001) spopola con il personaggio di Carcarlo Pravettoni. Sempre nei panni del cinico uomo d’affari, dal 2012, è una presenza fissa del talk show La gabbia, condotto su La7 da Gianluigi Paragone. Amico del regista Leonardo Pieraccioni, con lui compare nei film Il ciclone (1996) e “Il pesce innamorato” (1999).Davide Santon invece , nato a Portomaggiore (in provincia di Ferrara), è un calciatore, di ruolo difensore. Ha indossato la maglia del Newcastle dall’agosto 2011, prima di tornare nell’Inter nel febbraio 2015. In precedenza ha giocato nel Cesena. In nerazzurro ha vinto due scudetti e una Champions League. Oltre che in quelle giovanili, ha collezionato presenze anche nella Nazionale maggiore. Questo avvenimento però , ricorda anche la scomparsa del ciclista Fausto Coppi , deceduto nel 1960 . Famoso e mitico ciclista su strada e su pista degli anni Quaranta e Cinquanta, nato a Castellania (in provincia di Alessandria) e morto il 2 gennaio 1960 a Tortona. Il suo nome, con quello di Gino Bartali (leggendaria la loro rivalità), è legato al periodo migliore del ciclismo italiano e mondiale, quando lo sport su due ruote riscuoteva un successo e un seguito che nel terzo millennio è difficile comprendere appieno. Noto anche alle cronache rosa per una relazione extraconiugale. In carriera ha vinto cinque edizioni (arrivando anche due volte secondo) del Giro d’Italia e due del Tour de France. Ha vinto anche due Mondiali su pista ed uno su strada. Sempre in ambito sportivo , da segnare è anche la vittoria del Napoli sul Cagliari nella stagione 1966 . Il 2-0 al Cagliari con due rigori. Il rigorista della storia del Napoli è Diego Armando Maradona che, in campionato, ha trasformato 30 calci di rigore. Al secondo posto troviamo Savoldi con 21 penalty realizzati. Poi Vojak a 17 e Cavani a 14. Il Napoli chiuse quel torneo cadetto al terzo posto con 45 punti alle spalle dell’Inter, campione con 50, e del Bologna, secondo a 46.