Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha intanto dato il via libera a un’ispezione dei carabinieri del Nas all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola “per accertare quanto accaduto”, come si legge in un comunicato del Ministero. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha disposto l’apertura immediata di un’indagine interna “per una puntuale verifica dei fatti e per accertare tutte le responsabilità”. De Luca, che questa mattina ha convocato tutti i responsabili delle Asl e delle aziende ospedaliere della Campania, ha chiesto di avviare immediatamente le procedure di licenziamento dei responsabili del pronto Soccorso e del presidio ospedaliero di Nola. “Auspico – ha dichiarato De Luca – che questo episodio non offuschi il lavoro straordinario che è in atto, con l’impegno di centinaia di medici, infermieri e funzionari amministrativi, per la riorganizzazione della sanità campana. Abbiamo registrato in questi mesi, già risultati di straordinario valore sul piano organizzativo e dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Auspichiamo che il superamento di commissari esterni alla Campania ci consenta di evitare ulteriori processi di burocratizzazione che finiscono per complicare i problemi e ritardare le soluzioni”
Andrea De Stefano, direttore sanitario dell’ospedale, è stato sospeso dal servizio insieme al responsabile del pronto soccorso, Andrea Manzi, ed il responsabile della medicina d’urgenza, Felice Avella, in attesa dell’esito delle indagini interne per verificare le eventuali responsabilità della situazione che ha portato a sistemare due malati sul pavimento per prestare loro i primi soccorsi. Lo ha annunciato la responsabile della Asl Napoli 3 Sud, Antonietta Costantini, dopo il clamore mediatico suscitato dalla notizia.
De Stefano, prima della sospensione, si era difeso: si è trattato di una situazione “eccezionale”, provocata dall’iper-afflusso di utenti nel pronto soccorso tra sabato e domenica. Situazione che starebbe tornato alla normalità, senza più pazienti curati sul pavimento.
“Tra sabato e domenica sono arrivate 265 persone a fronte delle 150 circa che arrivano in media, complice anche il freddo che ha gelato le strade, e che ha costretto molte persone della provincia di Avellino a venire a Nola anziché andare altrove. E quando qualcuno giunge al pronto soccorso non possiamo certo mandarlo via, abbiamo preferito mettere a terra le persone piuttosto che non prestare loro assistenza”, ha spiegato De Stefano. “Una di quelle persone era in arresto cardiaco, ma che dovevamo fare senza letti né barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto”. Le immagini mostrate in tv ”non hanno dato una bella immagine dell’ospedale, ma era l’unica soluzione per far fronte all’emergenza. L’altra persona ritratta a terra era stata messa in posizione antisoffocamento perché era in preda al vomi