È stata una grande giornata di festa quella di ieri a Napoli che ha celebrato il ritorno di Diego Armando Maradona. I “festeggiamenti” si sono aperti con il saluto da parte del Anm (Azienda Napoletana Mobilita) il quale attraverso i monitor delle fermate degli autobus che sono sparse in tutta la città hanno salutato il “ritorno” del “pibe de oro”. Nell’albergo dove risiedeva il campione argentino è andato a fargli visita il suo ex compagno di squadra e capitano di quel Napoli che nella stagione ’86-87 vinse il suo primo storico scudetto, ovvero Beppe Bruscolotti: tra i due c’ è sempre stata un’amicizia, inoltre i due insieme tempo fa “fondarono” anche una scuola calcio, nominata appunto “Scuola Calcio Maradona-Bruscolotti” a San Sebastiano al Vesuvio.
Dopo un’intera giornata passata all’interno della suite del Hotel “Vesuvio”, Maradona finalmente arriva al teatro San Carlo, dove ieri si è “esibito” e “ricordando” la fantastica annata del primo scudetto per la squadra azzurra. Finalmente lo spettacolo scritto e diretto da Alessandro Siani può iniziare: lo spettacolo si apre con l’Inno alla gioia di Beethoven seguita da “Era de maggio” (il Napoli conquisto il “tricolore” il 10 Maggio). Ma Diego entra definitivamente in scena dopo il monologo di Lanzetta dal titolo “’O re è turnato”. Nelle due ore il campione argentino si è raccontato, si è divertito a “palleggiare” con il pallone, ha affermato che si è avvicinato di nuovo alla fede cristiana ora che a San Pietro c’è un altro argentino come lui, ma soprattutto manda un messaggio chiaro ai giovani napoletani <<Ragazzi, non sparate e non fate uso di droga>>. Durante lo spettacolo non sono mancati i saluti di altri storici numeri “10” che hanno indossato e indossano ancora la sua stessa maglia come Totti, Baggio, Antognoni e Del Piero (in video). Ma pure in teatro erano presenti “illustri” personaggi come il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco Luigi de Magistris, il rapper Clementino, il famoso attore di “Gomorra” Salvatore Esposito e tanti altri ancora. Nel bel mezzo dello spettacolo il “pibe” ha ricevuto anche un “regalo” da uno degli sponsor della Manifestazione: Il presidente del noto brand “Carpisa”, Lello Carlino, ha regalato all’argentino una valigia che poi lo stesso ex giocatore ha firmato. La serata si è conclusa con una promessa che di sicuro farà contento tutti tifosi del Napoli, soprattutto quelli nostalgici” che hanno vissuto in prima persona gli anni d’oro del Napoli: l’argentino ha promesso (dopo essersi messo d’accordo con l’attuale presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis) appanna sarà finito le sue “noie” con il fisco italiano, diventerà ambasciatore del club partenopeo nel Mondo. La scena emozionate alla fine è stata quando il campione argentino ha fatto salire sul palco il figlio Diego Armando Maradona J. Dicendogli “Ti faccio le mie scuse dopo trent’anni. Scusami, Diego, non ti lascerò mai più.”
Antimo Di Giovanni