Il 27 Gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della memoria,una delle pagine più tristi della nostra storia. Anniversario della liberazione del lager di Auschwitz. Numeri e fatti di una follia,di un genocidio,di una vergogna,di una pagina buia,di un orrore.L’Olocasuto,la Catastrofe (Shoah) indica il genocidio perpretato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli Ebrei d’Europa e verso tutte le categorie ritenute “indesiderabili”,che causò la morte di 15 milioni di persone tra cui 6 milioni di ebrei.
Nella giornata della memoria,mentre manteniamo vivo il ricordo della Shoah,diamo un valore mistico a quei luoghi,lì ci sono le nostre impronte.
Ricordare anche i tanti italiani razzisti ai tempi della Shoah,riconoscerlo è un buon antidoto alla retorica delle celebrazioni.
Fare memoria,rendere attuale oggi,per tenere alta l’attenzione contro ogni forma di razzismo e discriminazione culturale,sociale,politica e religiosa.
Una giornata sulla vita e non sulla morte,di figli che danno voce ai nonni e ai padri ma anche a se stessi e alle proprie lacerazioni.
Per non cancellare gli orrori della guerra e i ricordi dei lager.