Nuova, pesantissima, bufera in vista per la Sindaca di Roma Virginia Raggi. Un’esclusiva de L’Espresso rivela che, gli inquirenti, indagano su una stranissima polizza vita da 30 mila euro, sottoscritta da Salvatore Romeo, il cui beneficiario sarebbe proprio il primo cittadino della Capitale.
Salvatore Romeo, fedelissimo della Raggi, avrebbe sottoscritto questa polizza assicurativa appena 3 mesi dopo esser stato nominato ”Capo della Segreteria” della Sindaca 5 stelle.
Seguendo le indagini sulle nomine della Raggi al Campidoglio, la Sindaca risulta infatti indagata per abuso d’ufficio e falso per la vicenda della nomina del fratello di Raffaele Marra a ”Capo del Dipartimento per il Turismo”, gli inquirenti si sono imbattuti in alcune polizze. Si, perchè, oltre alla Sindaca, vengono nominati beneficiari di alcune polizze altre esponenti minori dei 5 stelle nella Capitale.
Le polizze evidenziano come, la nomina sia avvenuta in presenza di pregressi legami economici tra la Sindaca e il suo collaboratore.
La vicenda rischia, oltre l’apertura di un nuovo filone giudiziario, di agitare ancora di più le acque pentastellate. Infatti, Romeo insieme all’altro fedelissimo della Raggi, Daniele Frongia, potrebbe aver cercato di condizionare le comunarie del M5S di Roma, che incoronarono Virgina Raggi come candidata Sindaco. Le polizze, di un valore complessivo di 100 mila euro, potrebbero esser state necessarie per occultare tali movimenti. Sospetto, più che fondato, se unito alle prove dell’esistenza di un dossier fasullo, pubblicato proprio da L’Espresso, presentato dalla Raggi e da Frongia, contro Marcello De Vito, competitor della Raggi allora.
Va detto che alla Raggi, interrogata dai magistrati sul caso Marra, non sono state chieste spiegazioni su questi movimenti.
Ora la palla passa a Grillo e al suo sacro blog: difenderà la Sindaca a spada tratta o salverà le apparenze e la lascerà andare? Conscio che un fallimento a Roma possa inabissare i sogni di Governo Nazionale dei grillini, come si muoverà l’uomo forte?
Ai post del blog la sentenza.
