Dopo le “rovinose sconfitte”, prima delle elezioni politiche, al Pd serve un congresso “normale” e non solo “frettolose primarie” che sarebbero “una nuova invenzione di marca renziana”. Il governatore della Puglia Michele Emiliano parla ai microfoni di Maria Latella su Sky Tg24 e conferma l’intenzione di correre per la segreteria.
“E’ stata una catastrofe – ha sottolineato Emiliano – l’illusione di fare le riforme con gli avversari. Io sono per approvare una legge elettorale rapidamente sul modello delle Regioni con un premio di coalizione. In questo modo noi potremmo ricostruire un modello politico simile all’Ulivo”. “Con Alfano? Se il Nuovocentrodestra si allea con la sinistra solo per i seggi, è un problema. Loro devono capire se stanno a destra o a sinistra. Non siamo al Consiglio comunale di Firenze e questo è il Parlamento, dobbiamo evitare di farci ridere dietro come ci è successo”, ha concluso Emiliano con un’altra punzecchiatura a Matteo Renzi.
Inoltre Emiliano non si dimetterà nè da governatore della Puglia nè da magistrato. “Candidarmi non significa lasciare la Puglia, il mio predecessore è stato sindaco di Firenze e segretario del Pd, può succedere anche ad altri”. E ancora, sulle sue mancate dimissioni dalla magistratura: “Quello è il mio lavoro e non mi dimetterò mai, la costituzione non costringe nessuno a dimettersi per fare politica. Non c’è nessuna incompatibilità di legge. Quel lavoro è la mia libertà che mi consente di non pietire un seggio e che mi consentirà un giorno di tornare al mio lavoro perché io non voglio diventare un professionista della politica. Magistrato lo sarò sempre”, conclude.