“Abbiamo fatto un primo passo importante per cercare una soluzione alla crisi che attanaglia il Centro Ester, Ente no-profit che dal 1979 opera nel quartiere Barra erogando una serie di attività educative, sanitarie, sociali e culturali ponendosi al servizio del cittadino”. Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo che a luglio scorso con un’interrogazione e poi con la richiesta di un’audizione tenutasi oggi in III Commissione ha portato all’attenzione del Consiglio regionale della Campania la vicenda della storica struttura di Barra. “Il centro Ester vive una situazione finanziaria drammatica – sottolinea Cirillo – ci sono circa 90 persone tra dipendenti e consulenti che da 30 mesi non ricevono lo stipendio nonostante accordi sindacali, tavoli in Prefettura e promesse da parte dei vertici dell’Ente di rateizzare le mensilità arretrate”. “Tantissime famiglie che nel Centro Ester avevano il loro riferimento per la cura e l’assistenza dei propri figli con disabilità – spiega – hanno dovuto in alcuni casi trasferirsi e in altri addirittura sospendere le terapie”. “Oggi in Commissione è avvenuto un primo confronto a cui hanno partecipato i rappresentanti dei lavoratori e l’amministratore del Centro – evidenzia il consigliere regionale – nel corso dell’incontro è emersa la volontà comune di riattivare la struttura e risolvere tutte le criticità”. “I nodi da sciogliere riguardano crediti vantati dal Centro Ester nei confronti dell’Asl Napoli 1 e quindi con l’Ente pagatore Soresa – fa notare – ma anche dei debiti della struttura verso i lavoratori e fornitori”. “Il rappresentante legale del Centro Ester ha illustrato le attività che si sono messe in campo per risolvere le varie urgenze – prosegue Cirillo – è fissato per mercoledì prossimo la presentazione di un piano dettagliato per far ripartire la struttura e dare serenità agli operatori”. “Come Movimento 5 Stelle vigileremo e pungoleremo la Regione Campania – conclude Cirillo – il Centro Ester deve riaprire perché oltre a fornire assistenza è un punto di aggregazione importante a Barra, un quartiere dimenticato di Napoli”.