“Partito della Nazione? Dibattito assurdo,è un fantasma”,risponde così Renzi alle bordate di Cuperlo e alle paure di Bersani e Veltroni sul rischio per il PD di perdere pezzi di sè,rinunciando all’ambizione maggioritaria. Un PD che imbarca Vediniani e Cuffariani e in tante Regioni,compresa la Campania,pezzi di centrodestra, rischia la mutazione genetica. Per Veltroni:”meglio perdere che perderci;meglio avere una sconfitta piuttosto che mutare se stessi ed essere irriconoscibili.” E Renzi sempre dalla scuola di formazione politica è categorico:” Chi fa lo schifiltoso con i voti perde le elezioni.”
Non credo sia una questione di gusti eccessivamente difficili o voler essere a tutti i costi schizzinosi!
Un PD soggetto di Governo e nel PSE che accoglie ex di Sel e di Scelta civica,che gioisce per il ritorno a casa di molti ex dem.Un PD,per dirla alla Renzi che “va da Migliore a Romano”(ex capogruppo montiano a Montecitorio).Certo non una porta girevole,nè un approdo di naufraghi.Mosse politiche per strategia politica o imprevista eterogenesi dei fini?
La minoranza del PD non sgombra lo sguardo ed anche il linguaggio di piccinerie e insopportaabili pregiudizi.
Accuse anche di miserie,di spostamenti opportunistici,normalità che talvolta sconfina in doppiezza farisaica.C’è chi parla ancora di scissione dopo l’antipasto di Civati,D’Attorre e Fassina.
Io non parlerei di arruolamento,ma molti timori bollono in pentola per un PD sempre più partito ormai centrista.
Intanto 60mila milanesi ,in una giornata piovosa,si recano alle primarie del centrosinistra che incoronano Giuseppe Sala,con il 42% dei voti. Vedo che Grillo,Salvini e company hanno sempre da ridire sulle primarie,ma sono gli unici,quelli del PD,che le fanno.
Con tono scherzoso Renzi chiude dicendo.”ho già rovesciato la clessidra,sono uno yogurt in scadenza.” Quindi se ne può andare o tra sette mesi dopo il Referendum o tra sette anni dopo il secondo giro!
(editoriale dell’8 febbraio 2016)
