Ieri sera, davanti al notaio Pietro Di Nardo di Marano, Tredici consiglieri comunali si sono dimessi dalla carica, firmando la sfiducia al sindaco Venanzio Carpentieri, il quale deve abbandonare la poltrona di primo cittadino. Con lui cade la giunta di centrosinistra, eletta al ballottaggio nella primavera del 2013. I tredici consiglieri hanno firmato il documento di sfiducia come critica all’operato della giunta, accusata di non aver risolto i tanti problemi della cittadina nonostante le sollecitazioni politico-amministrative. Stamattina l’atto di sfiducia con le tredici firme verrà protocollato al Comune e consegnato nelle mani della segreteria, che allerterà la prefettura per dare corso allo scioglimento del consiglio comunale e la nomina del commissario. L’ormai ex sindaco era venuto a conoscenza della “sfiducia” mentre tornava da Roma, dove aveva partecipato alla direzione nazionale del Pd. Tutti si erano riuniti verso le 18 di ieri pomeriggio a Marano per firmare il documento di sfiducia. Questa volta erano tutti d’accordo a firmare per lo scioglimento del consiglio comunale e la nomina del commissario. Questi sono i tredici che hanno firmato: Pietro D’Angelo, Agostino Pentoriero, Pasquale Pietroluongo, Lucia Pio, Rocco Marrone, Ciro Ciccarelli, Corrado Corrado (Pd); Raffaele Caiazza (civica Melito Adesso), Antonio Amente, Nunzio Marrone, Luciano Mottola, Alfonso Costa (partiti e liste civiche di centrodestra), Antonia Di Nunzio (civica Cristiano Popolari).