Sequestro record ai danni dei Fratelli Pellini. Per anni i due noti imprenditori hanno avvelenato le province di Napoli e Caserta, rovesciando rifiuti liquidi nei Regi Lagni e seppellendo rifiuti solidi nei terreni agricoli. Sono stati condannati in secondo grado per disastro ambientale. Giovanni Salvatore e Cuono Pellini, avevano costruito un impero di 250 fabbricati, due srl dei rifiuti, elicotteri e conti pari a 200 milioni di euro.
L’azione patrimoniale sui beni dei noti imprenditori attivi nel settore dello smaltimento rifiuti ad Acerra, viene salutata trionfalmente dai “professionisti della Terra dei Fuochi”. Cogliamo l’occasione per ricordare che la misura cautelare non necessariamente sfocerà in una confisca.
Michele Capano, Tesoriere Radicali Italiani, dichiara: “E’ già accaduto che terreni sequestrati per anni, nel pieno dell’ impazzimento giustizialista sulla “Terra dei Fuochi”, siano stati “restituiti” dopo tempo, senza alcun risarcimento morale o finanziario nei confronti degli agricoltori nel frattempo rovinatisi. La vera storia di quanto accaduto in questi anni aspetta ancora di essere scritta; intanto Radicali Italiani intende dare il via ad un’operazione “verità” e di “contro-informazione”, sull’ agricoltura dell’ agro casertano- napoletano e sui suoi veri “nemici”.
I “tesoretti” dell’ecomafia evidenziano un meccanismo in sofferenza nella macchina delle misure di prevenzione patrimoniale. Troppe sono le questioni irrisolte. L’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati si inceppa nell’ultimo passaggio della riassegnazione di immobili, che restano vuoti o ancora occupati dai familiari dei boss in carcere.
