Comprendo lo smarrimento e la preoccupazione di chi vive una separazione con amarezza e disagio. Chi mi conosce meglio sa che non ho mai auspicato fratture a sinistra, semmai ho lavorato ad unire. Ci sono pero’ tornanti nei quali allontanarsi puo’ essere utile, soprattutto quando tutto ( idee, programmi, sensibilita’ umana perfino ) sembra separare. Leggeremo editoriali e articoli di fuoco, assisteremo a stroncature e imbarazzi, ma in fondo il clima bloccato del sistema politico in questi anni potrebbe trarne beneficio. Si riarticola il quadro, e nessuno si illuda ( ne’ Salvini ne’ Grillo ) che le cose rimarrano le stesse solo con un Pd meno forte. E’ chiaro che si rimette in questo modo in moto ogni cosa. E tanti mondi vitali, che dissentendo dalle politiche fatte, si erano rassegnati a conflitti sociali in realta’ senza sbocco ( o che rafforzavano di fatto avversari ) troveranno occasioni per una nuova presenza, forse entusiasmo, comunque vedremo. L’importante e’ mantenere una ispirazione unitaria e rispetto per tutti. “La resistenza di un’utopia ancora giovane”, così ha titolato oggi un quotidiano commentando nel calcio il ritorno di Zeman ( cinque reti al Genoa col fanalino di coda Pescara ). ” Un classico non ha mai finito di dire quel che ha da dire:”, scrive il bravo giornalista Crosetti parlando di Zeman. Lo scriveva Calvino parlando di libri ma forse vale anche per le persone. Nel calcio Zeman e’ un classico. Ne ha perse tante di partite pero’ che belle quelle che ha vinto. Ne resta memoria. Ecco – scrive ancora Crosetti – perche’ lui e’ un classico. Credo valga anche per la sinistra, puo’ incontrare difficolta’ e anche sconfitte ma resta un classico. Puo’ non vincere sempre ma e’ utile a tutti perché sa vedere la diseguaglianza e il disagio.
