“Si configura come una grande catastrofe ambientale lo scandalo che vede coinvolta la società Kuwait Petroleum Italia spa (Q8). Occorre scrivere pagine di verità e avviare subito un’operazione di chiarezza sugli interventi di bonifica dell’area Napoli Est”. Lo dicono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà e Vincenzo Viglione che hanno richiesto una convocazione urgente della Commissione Ambiente. “Disastro ambientale, traffico illecito di rifiuti, scarico nel sottosuolo di acque industriali – sottolineano Muscarà e Viglione – sono solo alcuni dei capi d’imputazione contestati ai vertici della multinazionale del petrolio di Napoli Est”. “Su questa vicenda il Movimento 5 Stelle all’indomani del sequestro dell’area eseguimmo un sopralluogo – continuano – e presentammo apposita interrogazione in Consiglio regionale alla quale ricevemmo una risposta che invece di offrire garanzie di completamento degli interventi di ripristino ambientale dell’area tracciava il consueto scaricabarile di responsabilità, che in questo caso vede coinvolti la Sogesid e il Comune di Napoli”. “Anche alla luce delle risultanze investigative e dalla conclusione delle indagini – aggiungono Muscarà e Viglione – credo che le istituzioni tutte debbano sedersi intorno ad un tavolo e affrontare i problemi che questo scempio ha prodotto sul territorio”. “Una situazione che molto prima delle inchieste è stata denunciata, negli anni, dai Comitati – evidenziano – che, però, sono rimasti inascoltati”. “Come Movimento 5 Stelle abbiamo richiesto con urgenza la convocazione di un’audizione in Commissione ambiente – concludono Muscarà e Viglione – al fine di approfondire e conoscere quale sia lo stato di inquinamento nella zona Napoli Est derivante dalle attività esercitate dalla Società Q8 e qual è lo stato di avanzamento dei processi di bonifica”.