Sembra che i primi utilizzatori dei buoni lavoro dal valore netto di 7,50 euro all’ora funzionino. Secondo l’Inps la spesa complessiva è ammontata a 2.418.150 euro per 1.078 lavoratori. Questi sono i comuni che hanno utilizzato questi “voucher”: Benevento, Padova, Vallo della Lucania, Vasto, Trecase e Boscoreale. Questa invece è la spesa ammontata attraverso questi buoni in queste città: a Benevento i prestatori sono stati 201 per una spesa complessiva di 721.510 euro, a Padova 135 prestatori per 361.330 euro, a Vallo della Lucania 401 prestatori per 334.400 euro, a Vasto 73 per 266.740, ad Ancona 89 prestatori per 261.350 euro, a Trecase 93 prestatori per 246.140 euro, a Boscoreale 86 prestatori per 226.680 euro. La Cgil afferma che: “ci sono molti altri Comuni che ovviamente utilizzano i voucher ma solo guardando ai primi 200 utilizzatori in totale e solo per queste 7 amministrazioni i prestatori di lavoro accessorio sono stati 1.078 per una spesa complessiva di 2.418.150 euro nel 2016 per attività che hanno causali ricorrenti, quali manifestazioni sportive fieristiche ed eventi culturali o lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione dell’ente, mentre alcune risultano non classificate“. La stessa segretaria della Cgil infine dice: “il blocco delle assunzioni ha spostato al di fuori del rapporto di lavoro pubblico fette di lavoro che tra appalti, esternalizzazioni e precariato hanno tolto opportunità di impiego stabile a tanti e prodotto diseconomie, il cui prezzo lo hanno pagato i lavoratori e i cittadini”.
