Il 23 aprile 1616 moriva il drammaturgo e poeta inglese Shakespeare. Nel libro “La tempesta di Sasà”,(ed.Chiarelettere)lo scrittore,attore,e x detenuto Salvatore Striano racconta il carcere e l’incontro con il teatro. Nel pomeriggio di oggi,nell’ambito dell’iniziativa “Liberi di pensare” promossa dalla mia associazione La Mansarda l’autore è entrato nel carcere di Poggioreale per incontrare i detenuti dei padiglioni Avellino (alta sicurezza) e quelli del Firenze (primari). Lo scrittore ha subito evidenziato come il teatro sia diventato un aiuto straordinario, imprevisto e cusuale per cambiare la sua vita. Dalla vicenda dei piccoli aspiranti camorristi, tra sangue, pistole, cocaina, all’esperienza rivelatrice e liberatoria del carcere.
Nel carcere di Rebibbia si compie la magia, è cambiato il suo destino. Nel libro mostra come la letteratura, nel suo caso in particolare i romanzi di Shakespeare,il teatro di Eduardo De Filippo hanno rappresentato lo spiraglio di luce necessario per combattere la monotonia del carcere, la rassegnazione alla vita illegale.
L’autore ha ascoltato le domande dei detenuti,alcune storie,qualche puntualizzazione sulla vita carceraria,fatta di cicatrici e solitudine.
“Benvenuta prigionia, giacchè ti reputo una strada verso la libertà” è stato il motivo conduttore del dibattito. La lucida ed appassionata determinazione della sua testimonianza hanno fatto ritrovare un briciolo di speranza anche a chi aveva tra i presenti un sorriso amaro.
Gli incontri settimanali delle nostre volontarie aiutano a ritrovarsi, la lettura di libri, i filmterapy sono momenti che arricchiscono per ritrovare una strada in una direzione ostinata e contraria. Ho ringraziato Salvatore Striano,il dono di una gentilezza che si fa testimonianza, che ho conosciuto nella mia comunità il Ponte di Nisida nel lontano 1988.
All’incontro erano presenti anche il direttore di Poggioreale Antonio Fullone, il presidente della cooperativa Aleph Service Luca Sorrentino, la vicedirettrice Chiara Masi e gli educatori Ercole Formisano e Federica Tondo.