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IL 4 MARZO A CITTA’ DELLA SCIENZA:Nasce a Napoli Corporea, il museo del corpo umano .

Nella notte tra il 4 e il 5 marzo del 2013, un incendio doloso riduceva quasi in cenere Città della Scienza a Napoli, un gioiello di divulgazione scientifica come pochi in Italia. Accanto all’edificio andato in fumo c’era il cantiere di un’area espositiva che doveva completare il Science Centre. Corporea, sarebbe stata la ciliegina sulla torta, una grande mostra permanente dedicata al corpo umano e alla salute. Oggi quel progetto è diventato realtà ed è il nuovo avvio di Città della Scienza. “Ripartiamo – dice il direttore di Città della Scienza e di Corporea, Luigi Amodio – dopo 4 anni in cui le attività di Città della Scienza sono andate avanti in modo limitato pur mantenendo un livello qualitativamente elevato”.  Con i suoi 5000 m2 su tre piani, i suoi 100 exhibit, laboratori ed esperienze sensoriali, Corporea si propone come il primo museo interattivo europeo dedicato alla conoscenza del corpo umano. Proprio a fianco, il 19 marzo aprirà anche un Planetario 3D, il più grande e avanzato d’Italia.

“Con Corporea vogliamo mostrare il funzionamento di questa macchina meravigliosa e ben fatta che è il corpo umano –spiega Amodio.  E abbiamo scelto un approccio olistico. La mostra è suddivisa in 14 isole tematiche che trattano i vari sistemi e apparati, dal cardiocircolatorio all’endocrino, dal digerente al riproduttivo, mettendoli in relazione l’uno all’altro. Vogliamo evidenziare che se una parte del nostro corpo ha un problema, ci sono ripercussioni sul resto. Invece oggi siamo abituati a un sistema sanitario sempre più  specialistico che parcellizza la cura, ma così perdiamo di vista la visione d’insieme”.

Il tema scelto ha un forte impatto sociale. Ne sono ben consapevoli a Città della Scienza, dove il rapporto tra scienza e società è stato da sempre una delle cifre delle attività svolte. “Vogliamo dare una mano al sistema sanitario sui temi della prevenzione che sono centrali non solo per le persone, ma anche per la tenuta stessa del sistema sanitario –prosegue Amodio. Corporea sarà un luogo che operando in stretto contatto con Asl, ospedali, università, educherà i visitatori, in primo luogo i giovani, all’osservazione di norme di base per stare in salute”. Il tutto usando un linguaggio interattivo nel quale divertimento e approfondimento sono coniugati insieme. “In uno degli exhibit che preferisco c’è uno schermo che raffigura uno scheletro ricoperto dalle masse muscolari che riproduce i movimenti del visitatore che gli sta di fronte. Ciascuno può scoprire quali articolazioni e quali muscoli siano sollecitati nel movimento che ha fatto. A giudicare dalle reazioni divertite dei primi visitatori credo che avrà molto successo. “

Quella di Corporea è una storia in cui la partecipazione democratica ha avuto un ruolo essenziale per il buon esito dell’impresa. “Durante la progettazione – spiega Amodio- non abbiamo lavorato solo con i centri di ricerca e le università, ma anche con attori sociali, come le associazioni dei malati e gli alcolisti anonimi. In particolare abbiamo fatto molti focus group con i docenti delle scuole per conoscere i bisogni educativi principali nelle aule scolastiche.  Ecco perché nell’esposizione si parla di  ludopatia, di dipendenze, di sessualità”.  E a proposito c’è una zona ad accesso ristretto: solo la fascia d’età tra 11 e 16 anni può entrare nell’area di educazione sessuale.

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