Quest’anno tutte le Nazioni appartenenti al G7 nei prossimi mesi arriveranno in Italia, più precisamente in Sicilia, dove è stato organizzato il vertice delle sette Nazioni, che appunto compongono il gruppo composto da Francia, Germania, Regno Unito, USA, Giappone, Italia e Canda. Queste Nazioni si incontreranno a Taormina, cittadina in provincia di Messina, per discutere di cultura e ambiente. Come già comunicato, Donald Trump, il neo presidente degli Stati Uniti D’America, arriverà in Italia tra il 26-27 del prossimo Maggio, con L’Air Force alla base militare di Siganella per poi muoversi verso l’eliporto di Taormina. Purtroppo, come ormai spesso accade in Italia e soprattutto nel meridione, non sono ancora iniziati quei “lavori” promessi mesi fa dal Premier Paolo Gentiloni, tanto che per il momento c’è solo una piattaforma dove effettivamente il velivolo il cui trasporterà il presidente USA potrà atterrare per non parlare della stradina il quale si dovrà incamminare l’auto che trasporterà lo stesso presidente: una strada stretta di due chilometri piena di buchi e impresentabile che collega dall’eliporto al centro della città. Non sono pronti neanche le strutture che dovrebbero “ospitare” il presidente a “stelle e strisce”. Tutto questo è un copione già visto e rivisto: capita ormai spesso e volentieri che qualcuno promette una cosa che poi in occasione di un “grande evento” (come per esempio l’arrivo di Papa Francesco a Napoli) le strutture e le strade vengano fatte in modo superficiale, per durare appunto solo nei giorni di “visita” di un’illustre personaggio, per poi ritornare alla “normalità”. Probabilmente questo accadrà anche lì nella cittadina siciliana di realizzare i lavori “fermi” (come testimoniato anche dalla nota inviata di “striscia la notizia” Stefania Petyx ieri sera) soltanto diverse settimane prima che le grandi Nazioni mondiali arrivano nel nostro paese, paese ospitante del G7 e che i lavori vengano fatti in “fretta e furia” e in maniera arronzata per durare come già detto, solo il tempo di permanenza di tutti i presidenti partecipanti all’evento. Nello scorso dicembre il governo per “l’evento” aveva messo a disposizione circa 15 milioni di euro per la costruzione di due eliporti e il Pala congressi (luogo è dichiarato “inagibile” e privo di “autorizzazione” dal 2013) dove ci saranno gli incontri. Inoltre non è ancora disponibile neanche l’auto che doveva essere messo a disposizione dall’ente Consip. Quindi questa è la situazione in cuoi vette le strutture che tra meno di due mesi dovrà ospitare un grande evento e che si ritroverà ad avere “occhi puntati” da tutto il mondo.