All’istituto tecnico “Galvani” di Giugliano nasce la prima scuola anti-bullismo. L’iniziativa, voluta da Giuseppe Pezza, preside della scuola, è già da oltre un anno di attività e il progetto nella sua scuola sta andando avanti con discreto successo. Il progetto è così strutturato: Due-tre alunni per classe sono stati appositamente formati ad aiutare non solo le potenziali vittime di atti di bullismo ma anche gli stessi bulli. I ragazzi hanno seguito un vero e proprio seminario di formazione che ha visto in cattedra esperti e psicologi. Anche perché, fanno capire dalla scuola, bisogna valutare caso per caso, comprendere con attenzione se si tratta realmente di un fatto di bullismo o di altro. Lo stesso preside commenta così questa iniziativa: “Il bullo agisce quando ha il consenso del gruppo. E se ai ragazzi spieghiamo che bisogna sempre dire no alla violenza e alla sopraffazione il bullo finisce per non avere consenso non ha più il motivo per comportarsi in questo modo. In questo modo attuiamo un’opera di prevenzione costante che sta dando dei risultati soddisfacenti”.
A pochi chilometri dall’istituto dove è stato avviato questa iniziativa c’è la città di Mugnano, paese della provincia di Napoli dove nei giorni scorsi un bambino di appena 13 anni è stato vittima di atti di bullismo da parte di suoi coetanei poi il padre aveva denunciato l’azione dei tre attraverso il social network “Facebook”. Subito il post postato dal padre della vittima ha ricevuto, in pochi minuti, molte condivisioni e ha ricevuto anche tanti messaggi di solidarietà. Dopo la denuncia partita dai genitori del ragazzo, i carabinieri sono riusciti a risalire a due degli autori della violenza. Il ragazzino ha riportato gravi lesioni in alcune zone del corpo.