Fin dall’ antichità Napoli veniva considerata la culla dei misteri del mediterraneo. Segreti e storie insolite accompagnano da sempre la vita dei Napoletani .Tra queste leggende ricordiamo quella della spiaggia “Acquamorta “che “guarda” Procida. E’ la spiaggia Acquamorta, bellissima e suggestiva già dal nome, che ha un significato antico. Qualcuno sostiene che si chiami così per sue correnti calme, in realtà c’è una leggenda che alimenta magie e mistero. Si racconta, infatti, che una splendida e giovane fanciulla, di nome Acqua, sfuggisse alle pressioni paterne e si rifugiasse proprio su questa spiaggia per un tuffo e un po’ di pace. Un giorno, però, si spinse troppo al largo e un giovane pescatore procidano la salvò tra le onde. Da quel giorno, il ragazzo attraccava con la sua barchetta proprio lì, a due passi dalla spiaggia, per poter vedere la fanciulla. A un certo punto, però, Giosuè non tornò sulla terraferma. Secondo alcuni, perse la vita in una tempesta. Acqua non riuscì a sopportare il dolore e si uccise, gettandosi in mare, nella speranza di ricongiungersi al suo amore. Il suo corpo, dicono, non fu mai trovato. Da allora, la spiaggia si chiama proprio così: “Acqua morta”.