Egregio Direttore,
Fino a ieri postavo liberamente sui siti dei circoli PD alcune mie considerazioni. Essi le ospitavano e le contestavano o le approvavano a loro giudizio . Era un mio piccolo contributo alla discussione .Non sempre ortodosso, stando ai sostenitori della 1° mozione. ma insomma accettate come elemento di confronto. Stamane ho scoperto che non è più possibile. Tutti i siti visitati ( ho la pazienza di girarne parecchi al Sud, al Centro ed al Nord) non consentono ingressi . Hanno messo in giro qualche diavoleria informatica che blocca le voci dissidenti . BRAVI! Alla faccia della democrazia . Chi ha paura del confronto non stima le sue idee .La mozione 1 pensa di vincere così! Bloccando le altre voci ? Ma soprattutto : Perché i responsabili dei circoli accettano la mordacchia informatica imposta per scelta centrale? E la “LIBERTA'” della Rete? E Internet come sede di libero scambio anche delle opinioni sgradite all’establishment?
Questo episodio dimostra che le preoccupazioni di Evghenii Morizov sulle possibilità repressive e di controllo della Rete. Che brutto mondo , prigioniero di un Grande Fratello che non ha nemmeno il coraggio di dichiararsi.
E’ in gioca un importante punto di principio : L’autonomia gestionale e politica dei Circoli del PD. Essi si reggono da soli , senza contributi del centro ma con l’autofinanziamento di iscritti e simpatizzanti sul piano amministrativo . La stessa autonomia viene riconosciuta ,teoricamente , sul piano politico , ovviamente nell’ambito della dialettica interna e privilegiando l’unità. Ma cosa succede se DAL CENTRO; senza il nostro consenso gestiscono il nostro post senza che siamo noi, gli iscritti al Circolo a decidere come usarlo , con quale grado di apertura e di libertà ?’Un Grande Fratello, ignoto decide per noi . Alla Grillo insomma. Non ci stiamo . Non ci sto. Per me la libertà viene prima di ogni cosa . Noi ci paghiamo il Circolo, noi lavoriamo gratuitamente per esso e NOI decidiamo come gestire il posto nella Rete . Mi meraviglio che nessun Circolo abbia protestato. Forse è la sorpresa .Il conformismo , la sudditanza non giovano alla Politica . Chiedo che il problema venga affrontato a viso aperto e perciò chiedo l’aiuto della libera stampa dato che ,ora come ora ,specie a Napoli non ho la possibilità di farmi sentire . Solleverò la questione nel mio circolo ma , sic stantibus rebus , come faremo a farlo sapere agli altri?
Grazie dell’attenzione e della pubblicazione
Con grande stima
Ernesto Nocera