L’Associazione Radicale “Per la Grande Napoli” intende lodare la costruzione culturale fatta dal sindaco di Napoli De Magistris: la nostra Napoli città della pace, dell’accoglienza,
della cultura. Intendiamo lodare l’apertura che negli anni il sindaco ha fatto a questioni inerenti le culture arabe e la religione musulmana.
L’associazione Radicale “Per la Grande Napoli” vorrebbe passare dall’apprezzamento all’appoggio, se solo questa costruzione non avesse alla base una propaganda populista violenta autoconsolatoria. Non è grave che si abbiano idee diverse sulla costruzione
della pace e della democrazia, né sull’operato di uno stato. Ciò che è grave è
che un’istituzione, Comune di Napoli, stia coerentemente fomentando quest’odio.
In questi anni il sindac ha costruito attivamente il suo odio contro Israele, gli atti più indicativi sono la cittadinanza onoraria ad Abu Mazen e quello di qualche giorno fa, che
ci fa dire davvero: BASTA. Qualche giorno fa il sindaco ha concesso l’aula del
consiglio comunale di Napoli per un convegno che avrebbe lo scopo di far
introdurre nell’agenda del comune napoletano un’azione concreta anti-israeliana
di durata fondata sul “Bds” (boicottaggio-disinvestimenti-sanzioni).
Il sindaco si sta chiudendo sempre più in questa autoconsolatoria e autoassolutoria identità
partenopea cieca e violenta rispetto alla comunità ebraica napoletana e
populista in quanto Napoli come comune non può adottare il “Bds” essendo di
competenza statale, del ministero degli esteri. Vogliamo una Napoli capace di
traghettare la sua cultura e identità mediterranea in Europa, lavorando per una
democrazia più forte e libera, non una Napoli che costruisce identità e cultura
per sottrazione e attraverso antagonismi. Noi dell’associazione
Radicale “Per la Grande Napoli” invitiamo il sindaco a visitare le carceri di
Napoli, a sostenere le attività culturali di una Napoli aperta e costruttiva,
di unirsi alla nostra richiesta per mediazioni culturale arabo/musulmana al
fine di individuare Imam che possano entrare
nelle carceri dell’area metropolitana di Napoli (magari campane), di chiedere
ai direttori l’istituzione formale di una stanza per la preghiera comune del
venerdì e di smetterla con la costruzione culturale di barriere.
Venerdì mattina dalle
09.30 saremo in a Napoli in via G. Verdi difronte al Consiglio Comunale di
Napoli per una manifestazione nonviolenta in sostegno della comunità ebreaica
napoletana.
Invitiamo il sindaco a
partecipare.