Economia e Welfare

LA LETTURA LIBERA NEL CARCERE DI SECONDIGLIANO.APPRODA CRIMINI E FAVELAS DI LUGI SPERA

Lunedì 3 Aprile alle 14, presso il carcere di Secondigliano, avrà luogo l’ultimo di un ciclo di incontri tra detenuti e scrittori previsti dal progetto “La lettura libera”, portato avanti dall’Associazione “La Mansarda” di Samuele Ciambriello e accolto con grande entusiasmo sia dai detenuti che dalla dirigenza della casa circondariale. Questo progetto, che rappresenta solo una delle iniziative che attualmente La Mansarda sta realizzando all’interno del carcere, ha avuto inizio a gennaio e ha coinvolto una quarantina di detenuti del reparto Adriatico dell’Alta Sicurezza: ogni settimana il presidente e le volontarie hanno incontrato i detenuti a cui sono stati presentati e regalati diversi libri, dei quali hanno ogni volta conosciuto gli autori, a cui hanno potuto rivolgere domande e osservazioni. Prima di “Crimine e favelas”, il cui autore Luigi Spera sarà in carcere lunedì, i detenuti hanno incontrato: Lorenzo Marone, autore del bestseller “La tentazione di essere felici”, Rosanna Di Crosta Landi, autrice dello struggente libro “I giorni dell’assenza”, Raffaele Sannino, autore del libro di poesie “Bum!Bum! Song nat a Furcell e sul na poesia me po’ salvà” pubblicato dall’associazione “Una città che scrive” di Giovanni Nappi, a sua volta presente all’incontro con i detenuti, Paolo Tricoli, autore del romanzo giallo “Informazioni sulla vita e sulla morte del povero Vincenzo” e Frate Gianfranco, presso il cui convento è affidato in prova ai servizi sociali Massimo Balsamo, ex detenuto del carcere di Eboli autore del libro “Il fantasma con il passamontagna”. Le presentazioni dei libri e gli incontri con gli autori sono stati intervallati dalla proiezione di cortometraggi, spunto per brevi ma intensi dibattiti: il primo corto è stato “Stella” di Gabriele Salvatores, seguito da “La pagella” di Alessandro Celli, “Piccole cose dal valore non quantificabile” di Paolo Genovese e Luca Miniero e “Fuga d’affetto, realizzato dai detenuti del carcere di Parma e dai ragazzi di un liceo artistico.
Scopo dell’intera iniziativa è dare la possibilità ai detenuti di arricchirsi e ritrovarsi, mediante le riflessioni scaturite dalla lettura di un buon libro, dalla visione di un cortometraggio e ancor di più dal confronto con gli autori, ai quali hanno la possibilità di rivolgere le proprie domande e osservazioni, diventando protagonisti del progetto e non semplici destinatari dello stesso.

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