“Un’intimidazione vigliacca, un incendio per tentare di cancellare una storia in discontinuità e poi l’urlo ‘Ve ne dovete andare’. E’ la sequenza del raid che ha colpito il Fondo Rustico ‘Amato Lamberti’ di Chiaiano, bene confiscato al clan Simeoli. Siamo vicini all’instancabile Ciro Corona e ai tanti giovani che animano quel luogo divenuto simbolo di riscatto e di voglia di futuro pulito”. Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione, segretario della Commissione speciale anticamorra intervenendo sul gravissimo episodio intimidatorio, non è il primo, contro il Fondo Rustico ‘Amato Lamberti’. “L’unico errore che non dobbiamo commettere è quello di pensare che il tentativo intimidazione subito da Ciro e dai ragazzi che operano sul Fondo Rustico Amato Lamberti – sottolinea Viglione – sia un episodio che appartiene a una ‘dinamica normale’ tra chi si impegna per il recupero e la valorizzazione dei beni confiscati e chi invece tenta ancora di far valere la sua prepotenza criminale”. “Adesso tocca a tutti, società civile, volontariato, politica e istituzioni – spiega – reagire alla vigliaccheria e presidiare con la propria presenza quel bene e difenderlo”. “Occorre rispondere in maniera chiara, netta e concreta non solo con attestati di solidarietà – aggiunge il consigliere regionale – ma aumentando quella tensione morale che deve ispirare l’azione di tutti senza retorica e ipocrisia”. “A Ciro e ai ragazzi del Fondo Rustico Amato Lamberti la nostra vicinanza e la nostra disponibilità a pianificare nuove forme di collaborazione – conclude Viglione – per respingere ogni tentativo della camorra di fermare l’opera di cambiamento che sta interessando i nostri territori”.