Alfonso Balzano, giovane imprenditore napoletano, lancia nella città partenopea il primo ristorante dove si servono insetti o meglio la loro carne. La carne di insetto la si mangia, comunemente, in luoghi poveri del pianeta: Asia, Africa, America Latina, America Centrale, Cina. In Italia, i cibi fondati sulla carne di insetto non esistevano e quasi ci si scherniva alla sola idea di vedere insetti cucinati nel piatto di un bel ristorante in centro, ma da oggi nel ventre di Napoli, ai Decumani sarà presto possibile assaggiare questo tipo di alimentazione, chiamata l’entomofagia. Balzano, ha esposto le nuove pietanze all’Expo di Milano, riscuotendo molto successo, con insetti che possono essere mangiati sia vivi che morti. Naturalmente, a detta dell’imprenditore: “Quelli cotti possono essere bolliti, fritti, ed essere addirittura l’ingrediente principale per elaborare ricette, sia salate che dolci. Sono un ingrediente come un altro” per quanto riguarda, invece, la tradizione partenopea, Balzano, ha riferito: “Dal ragù al cuoppo, dalla genovese al polpettone, tutto sarà “condito” dalla nostra presenza: cavallette, grilli, farfalle, api e chi più ne ha più ne metta”. Il ristorante di Balzano si chiamerà “La Cavalletta”, l’inaugurazione ci sarà entro la fine dell’anno, ed al contrario delle paure di chi non vuol perdere la tradizione culinaria partenopea, sdoganandola con un nuovo misterioso ingrediente, gli insetti saranno serviti a Napoli. Il proprietario, continua, raccontando che: “Voglio prima di tutto raccontare in che modo sono venuto a contatto con la carne di insetto, un alimento che prima di viaggiare al di fuori dell’Europa mai avrei pensato di poter mangiare. Un tempo, apprendendo dell’esistenza di alcune popolazioni che ne fanno un uso abituale, provavo un sentimento di forte repulsione esattamente come lo staranno provando le persone alle quali mi rivolgo”.
Per quanto concerne la cucina napoletana e la sua tradizione, mista alla cucina che ha alla base gli insetti, Balzano afferma che: “Proporremo sicuramente dei piatti della tradizione partenopea: dal ragù al cuoppo, dalla genovese al polpettone, tutto sarà “condito” dalla loro presenza: cavallette, grilli, farfalle, api e chi più ne ha, più ne metta”.Gli insetti, rispetto agli altri animali, usano pochissime proteine, poca acqua e poco spazio all’interno del corpo . E non producono o quasi inquinamento da gas serra, prodotto, invece, da altri animali.