Sarebbero almeno 58, tra cui 11 bambini, i morti in un raid aereo avvenuto oggi in Siria con il sospetto uso di gas. L’ong con sede a Londra, citando fonti mediche, ha aggiunto che il bilancio potrebbe aggravarsi perché vi sono anche 160 feriti o intossicati, alcuni dei quali in gravi condizioni. Non si tratterebbe di cloro, come affermato dal sito di notizie vicino all’opposizione Shaam, ma di gas sarin, comunque vietato a livello internazionale. L’attacco sarebbe avvenuto nella città ribelle di Khan Sheikhun, nella provincia nord-occidentale di Idlib, in mano ad insorti e qaedisti dell’organizzazione Fatah al Sham (ex Fronte al Nusra). Ad aggravare la situazione è poi intervenuto un altro bombardamento; un razzo si è schiantato sull’ospedale in cui i medici stanno curando le vittime, distruggendo parte dell’edificio. Secondo le testimonianze, centinaia di civili presentano vomito e schiuma alla bocca. I sintomi manifestati da tutti sono riconducibili all’utilizzo di armi chimiche. Stamani il sito di notizie vicino all’opposizione ‘Shaam’ aveva parlato di bombe al cloro, ma per la Direzione sanità si tratterebbe invece di gas sarin, entrambi vietati a livello internazionale. Bombardate anche alcune strutture sanitarie in zona, come riferito dall’agenzia di stampa Dpa.