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Spagna. L’Eta ha dato l’addio definitivo alle armi.Presenti due autorità religiose.

Dopo 58 anni di conflitto con Madrid, gli indipendentisti baschi hanno consegnato gli arsenali a Bayonne in Francia. Alla cerimonia anche l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi.

La tregua unilaterale con Madrid durava dal 2011, ma ieri è giunta finalmente l’“addio alle armi” per i separatisti baschi dell’Eta, che hanno comunicato alle autorità francesi gli 8 covi del proprio arsenale clandestino oltrefrontiera, situati nel dipartimento transalpino sud-occidentale dei Pirenei atlantici. Conterrebbero 3 tonnellate di esplosivo e 120 armi da fuoco, oltre alle munizioni. Fin dal primo mattino, la piccola Bayonne (circa 50 mila abitanti) si è trasformata in una capitale festiva di pace, grazie all’afflusso di migliaia di persone attorno a una cerimonia allestita al municipio. Verso le 8, i rappresentanti degli “Artigiani della pace”, l’organizzazione della società civile che ha mediato per il disarmo, hanno consegnato le mappe e le liste d’armi a due personalità religiose internazionali incluse nel processo: il pastore metodista Harold Good, già in prima linea nel disarmo in Irlanda, e monsignor Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e da sempre impegnato con la Comunità di Sant’Egidio nei dialoghi per la pace. I documenti sono stati trasmessi anche al presidente della Commissione internazionale di verifica, il mediatore singalese Ram Manikkalingam, che ha salutato un «passo storico».

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