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Il Tribunale di Genova dà ragione a Marika Cassimatis: “Il ‘fidatevi di me’ di Grillo non è diritto”.

Decisione clamorosa del tribunale di Genova, che nel caso della causa di Marika Cassimatis contro Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle ha deciso di dare ragione alla vincitrice delle “comunarie” per la scelta del candidato sindaco. La sentenza di oggi annulla le due delibere con cui la Cassimatis veniva esclusa dal partito e con cui Luca Pirondini è stato scelto per correre alle elezioni con il simbolo dell’M5S.

In serata Beppe Grillo ha commentato sul proprio blog la sentenza del Tribunale di Genova: “Marika Cassimatis è stata sospesa e la votazione del 14 marzo è stata annullata, – si legge – pertanto la stessa non è né sarà candidata con il MoVimento 5 Stelle a Genova alle elezioni dell’11 giugno”. “Non possiamo non rilevare come in nessun passo della predetta sentenza si sostenga che la Cassimatis è la candidata sindaco del MoVimento 5 Stelle, come lei ha affermato”.

La Cassimatis e la sua lista erano stati bocciati da Grillo per alcuni like a commenti di fuoriusciti dal Movimento come il sindaco di Parma Pizzarotti e il consigliere comunale di Genova Putti, “quando erano ancora nel Movimento” si è difesa la professoressa. Cassimatis nei giorni scorsi è stata sospesa dal Movimento.

“Il ‘fidatevi di me’ non è fonte di diritto davanti a un tribunale”, ha detto la Cassimatis, parlando con LaPresse. “Da qui in avanti non so cosa succederà, hanno accolto tutto, siamo molto contenti tutti, anche i candidati consiglieri”, ha aggiunto con molta soddisfazione “per quel che mi riguarda resto io il candidato Sindaco di Genova”.

A questo punto il rischio è che il Movimento non abbia candidati alle elezioni comunali.

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