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TRUMP ALL’ATTACCO DELLA SIRIA, GELO CON PUTIN. MA COSA AVREBBE FATTO LA CLINTON?

Mentre Donald Trump lanciava 59 missili nucleari ben localizzati contro la Siria guidata da Assad, in risposta alle armi chimiche lanciate dal dittatore siriano contro il suo popolo, in molti si saranno chiesti come si sarebbe comportata la lady di ghiaccio Hillary Clinton al timone presidenziale, qualora  vincitrice dell’Election day americana 2016. Ma riavvolgiamo per un momento  il nastro, dimenticando per un attimo della voglia di spaccare il mondo di Donald Trump e del gelo con Mosca, sotto le spoglie di un Putin piu’ osservatore al momento che protettore della sua alleata Siriana.. La domanda che si pongono in tanti  e’ sempre la stessa: Che fine ha fatto Hillary Clinton? L’abbiamo lasciata l’8 Novembre, mortificata  da una sconfitta bruciante nei confronti del miliardario e populista Tycoon; dopo circa 1 mese rivista in piena solitudine a meditare probabilmente  dei propri errori, nei boschi a Chappacua localita’ a Nord di New York invecchiata di 10 anni, con il suo cane e qualche capello bianco in piu’, dando probabilmente segnali di abbandonare la politica ed il potere. Eppure  notizia di qualche mese orsono, fonti vicino all’entourage della Clinton,  la vorrebbero clamorosamente in gioco per le Presidenziali 2020, supportata dalle  lobby democratiche editoriali  che contano un bel po’ nel paese statunitense, sperando nel crollo di consensi di Trump.  Confrontando i due protagonisti delle ultime politiche americane, l’effetto sorpresa e’ dietro l’angolo; pur diametralmente opposti nelle loro strategie di politica interna, la Clinton avrebbe agito con la stessa metodologia nei confronti della Siria, in materia di Politica Estera; cio’ lo confermano le sue dichiarazioni prima dell’azione militare di Trump e del lancio dei 59 missili fuoco-aria, in cui appoggiava pienamente una possibile azione muscolare nei confronti di Assad. Cio e’ spiegato dalla sua precedente occupazione sotto la guida presidenziale Obama di Segretaria di Stato, in cui rispetto all’ex Presidente ha sempre perseguito i suoi obiettivi con azioni di forza, come organizzare un regime di isolamento e di sanzioni internazionali nei confronti dell’Iran, rea di perseguire progetti di natura nucleare, per non parlare della Libia, richiamando la Nato all’intervento militare nei confronti del paese Libico, con milioni di civili morti sul campo. Se dovesse risultare vera la notizia della sua candidatura alle Presidenziale 2020 americane ne vedremo delle belle, poiche’ la Clinton potrebbe letteralmente stravolgere la sua immagine algida, distaccata e da prima della classe attraverso una comunicazione mirata al voto; tutto dipendera’ dal consenso maturato da Trump nel corso degli anni, ma quel che resta sconcertati e’ che se fosse realmente vera la notizia,  gli Stati Uniti non riusciranno a scrollarsi di dosso il cosidetto Estabilishment,  ma anzi confermera’ cio’ che si sa da parecchi anni, riguardo il potere occulto di Lobby petrolifere e del tabacco  che comandano e condizionano fortemente la politica americana attraverso una regia mirata esclusivamente al profitto.

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