“L’uso di armi chimiche è inaccettabile: auspichiamo che Mosca possa esercitare tutta la sua influenza. L’Italia comunque è per “il principio dell’accertamento delle responsabilità ed è pronta a fare la sua parte sia nel quadro Europeo che in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu”. Queste le parole che risuonano a Mosca durante i colloqui del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Vladimir Putin e Dmitri Medvedev. La visita di Stato del Presidente della Repubblica, cade proprio nel vivo delle tensioni scatenate dal bombardamento Usa in Siria, ma pure a due settimane dalle manifestazioni di protesta dell’opposizione a Putin. L’attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib attribuito all’aviazione di Damasco, la paralisi del Consiglio di Sicurezza Onu per il veto russo e il successivo lancio di missili americani contro la base aerea siriana di Shayrat hanno cambiato radicalmente uno scenario che prima della drammatica uccisione di uomini, donne e bambini del villaggio Khain Sheikoun vedeva gli Usa non considerare l’estromissione di Assad una priorità. Ma l’inversione di marcia di Trump sulla Siria ha inevitabilmente messo in crisi i già complicati rapporti con la Russia, alleata del regime di Damasco. Putin ribatte riproponendo le critiche al bombardamento americano sulla base aerea siriana: “Prima accertare i fatti e poi prendere le decisioni giuste”.Abbiamo informazioni da diverse fonti che provocazioni del genere si stanno preparando anche nella periferia sud di Damasco, cioè l’uso di sostanze chimiche per poi addossare la colpa al governo” di Assad”. Per Putin, inoltre, l’attacco con armi chimiche attribuito ad Assad “ricorda gli eventi del 2003”, quando l’Iraq di Saddam fu attaccato sulla base di un possosso di armi di distruzione di massa mai provato.