di Matteo Renzi
I dati economici di questa settimana sono tutti molto buoni, a cominciare dalla produzione industriale di oggi con il più 1% e confermano il trend degli ultimi mesi. Le misure di sostegno alla crescita e all’economia di questi mille giorni, le misure delle varie leggi di Bilancio hanno cambiato il segno all’Italia passando dalla crisi alla ripartenza. Ancora la strada è lunga ma la direzione è quella giusta. Cristina Scocchia, manager quarantenne che ha guidato importanti aziende e che ho avuto il piacere di conoscere nelle 117 visite ad aziende durante i mille giorni ha detto oggi in una intervista: “L’Italia ha tanti problemi che conosciamo bene, ma il principale è secondo me culturale: dopo il calcio, lo sport più praticato è il mugugno. Invece a me piace essere costruttiva. Che non significa ottimismo fine a se stesso. Significa che se c’è un problema cerco di risolverlo. Abbiamo nel Paese eccellenze che non conosciamo. Quando abbiamo rifatto lo stabilimento di Settimo, secondo i concetti della fabbrica 4.0 ci siamo rivolti alle migliori imprese del mondo per l’automazione dei processi produttivi. Erano aziende piemontesi ed emiliane.”
Io la penso come Cristina. Ci sono problemi, certo. Ma l’Italia c’è. Ed è più forte di quello che si dice.
Abbassare le tasse, ridurre la burocrazia, lottare contro l’evasione attraverso la digitalizzazione e soprattutto creare un clima di fiducia non è storytelling: è l’unico modo per rilanciare l’Italia.
I risultati lo stanno dimostrando. Io dico che dobbiamo farlo ancora di più. Avanti, insieme.