Erdogan ha vinto ma ha anche perso. Ha vinto praticamente (ora ha tutti i poteri) ma ha perso politicamente (ha metà Turchia contro).
Peraltro, l’Osce ha bocciato la regolarità della consultazione e il principale partito di opposizione, il kemalista Chp, ha chiesto alla Commissione elettorale suprema (Ysk) di cancellare per sospette irregolarità nel voto l’esito del referendum. Sotto accusa soprattutto l’altissimo numero di schede prive di timbro ufficiale utilizzate, secondo l’opposizione, nel 37% dei seggi.
Lungo botta e risposta su Twitter tra Lorenzo Guerini e Gaetano Quagliariello. Tema, la Turchia e la presunta relazione tra il referendum anatolico e quello del 4 dicembre in Italia.
“Voto estero, schede senza timbri, matite farlocche. Rimembranze. In Italia, per fortuna, non decisive” twitta il leader di Idea Quagliariello. Passano pochi minuti e arriva la risposta tranchant dell’ex vicesegretario dem Guerini: “Caro Quagliariello hai raggiunto le vette di Toninelli nella classifica delle sciocchezze della settimana”
Pronta la replica di Quagliariello: “Caro Guerini mi dispiace di aver provato a scalzarvi in classifica dalle vette che occupate da mesi… :-)”, è il tweet ironico delle’ex ministro delle Riforme.
Al quale, subito dopo, risponde nettamente Guerini: “Da chi ha ricoperto importanti responsabilità istituzionali mi aspetterei la capacità di pesare le parole e il loro significato serietà”. Ma Quagliariello non ci sta e controreplica: “Sono d’accordo con te. Per questo non posso dimenticare ciò che è accaduto prima del 4 dicembre”.